Maria Concetta Cacciola: differenze tra le versioni
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=== Il ritorno a Rosarno ===
Tornata a Genova, nei giorni seguenti, i genitori cercano di ricattarla attraverso i figli e per farla tornare
Lei cede di nuovo e torna a Rosarno tra l'8 e il 9 agosto 2011.
Il 12 agosto accetta di vedere gli avvocati Gregorio Cacciola, cugino del padre, e Vittorio Pisani che la costringono a firmare una ritrattazione e a registrare un'audiocassetta, dove le fanno dichiarare di aver parlato con la giustizia solo per vendicarsi del padre e del fratello<ref>{{Cita web|url=https://www.micromega.net/la-mafia-le-donne-e-le-disparita-di-genere-nel-mezzogiorno/|titolo=La mafia, le donne e le disparità di genere nel Mezzogiorno|lingua=it|accesso=21 gennaio 2022}}</ref>. Si pente poi di questo gesto, ma non può più scappare. Due giorni dopo il suo ultimo contatto con la polizia, il 20 agosto 2011, viene trovata morente in bagno dopo aver ingerito dell'[[acido cloridrico]] che le ha bruciato la bocca<ref>{{Cita web|url=https://www.wordnews.it/maria-concetta-cacciola-la-giovane-madre-suicidata-con-lacido-muriatico|titolo=Maria Concetta Cacciola, la giovane madre «suicidata» con l'acido muriatico|autore=Paolo de Chiara|sito=Wordnews.it|lingua=it}}</ref>. Tre giorni dopo, prima del funerale, i genitori presentano denuncia alla Procura di [[Palmi]], accusando le autorità di avere approfittato di condizioni precarie di salute mentale della figlia fino a spingerla al [[suicidio]]; come prove portano la lettera e l'audiocassetta di ritrattazione. In conseguenza a tali accuse, si svolge una campagna stampa contro i magistrati e gli inquirenti, ma durante il Processo Onta, a seguito della deposizione dell'avvocato Vittorio Pisani, risulterà che tale campagna è orchestrata dall'avvocato Gregorio Cacciola, con l'obiettivo di delegittimare il modo in cui vengono trattati i testimoni di giustizia e di scoraggiare così future collaborazioni<ref name=":6">{{Cita web|url=http://www.liberainformazione.org/2018/01/27/giustizia-per-maria-concetta-ultimo-atto/|titolo=Giustizia per Maria Concetta: ultimo atto|autore=Antonia Nicola Pessuto|sito=Liberainformazione|lingua=it}}</ref>.▼
▲Il 12 agosto accetta di vedere gli avvocati Gregorio Cacciola, cugino del padre, e Vittorio Pisani che la costringono a firmare una ritrattazione e a registrare un'audiocassetta, dove le fanno dichiarare di aver parlato con la giustizia solo per vendicarsi del padre e del fratello<ref>{{Cita web|url=https://www.micromega.net/la-mafia-le-donne-e-le-disparita-di-genere-nel-mezzogiorno/|titolo=La mafia, le donne e le disparità di genere nel Mezzogiorno|lingua=it|accesso=21 gennaio 2022}}</ref>.
=== Il Processo Onta ===
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