Po: differenze tra le versioni
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{{vedi anche|Autorità di bacino distrettuale del fiume Po}}
[[File:Zendrini, Bernardino - Alcune considerazioni sopra la scienza delle acque correnti, e sopra la storia naturale del Pò, 1717 - BEIC 2045782.tiff|thumb|verticale|Opera di [[Bernardino Zendrini]] sulle controversie fra città per il Po, 1717]]
Fino alla riforma attuata nel [[2002]], il Po e i suoi affluenti erano soggetti all'autorità del ''Magistrato per il Po'', un organo del Ministero dei lavori pubblici con sede a Parma, istituito nel [[1955]], dopo la catastrofica alluvione del 1954, per coordinare e, dal [[1962]], unificare le competenze dei vari organi
In seguito alla riforma del 2002, correlata al decentramento di funzioni dallo Stato alle regioni, l'intero Bacino del Po è stato affidato ad un'[[agenzia (diritto pubblico)|agenzia]] interregionale denominata ''[[AIPO|Agenzia Interregionale per il fiume Po]]'' (AIPO<ref>{{Cita web |url= http://www.agenziapo.it |titolo= Il sito ufficiale dell'Aipo |accesso= 19 agosto 2022 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220818214111/https://www.agenziapo.it/ |dataarchivio= 18 agosto 2022|urlmorto=no}}</ref>), anch'essa con sede a Parma, alla quale sono state trasferite le [[competenza (diritto)|competenze]] del vecchio Magistrato con in più alcune nuove competenze sulla navigazione interna. L'AIPO è un [[ente strumentale]] di quattro delle Regioni che compongono il bacino del Po: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. La Regione Valle d'Aosta e le province Autonome di Trento e Bolzano usufruiscono di speciali uffici locali. La Regione Liguria e la Regione Toscana affidano la gestione dei corsi d'acqua del bacino ricadenti nei loro territori all'AIPO mediante "protocolli d'intesa" e particolari "convenzioni".
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