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Dopo la firma dell'[[armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'8 settembre 1943 scelse di aderire alla [[Repubblica Sociale Italiana]], per entrare nella neocostituita [[Aeronautica Nazionale Repubblicana]], ma dovette rinunciare a svolgere incarichi militari poiché [[Mussolini]], nel tentativo di salvare l'aviazione civile italiana dalla completa sparizione a favore di quella tedesca lo nominò curatore degli interessi della compagnia aerea [[Ala Littoria]].<ref name="as">{{Cita|Italia rsi||as}}.</ref> Nel contempo il [[generale]] [[Aurelio Liotta]] fu nominato presidente delle [[Linee Aeree Transcontinentali Italiane]] e il generale Giuseppe Biondi della [[Avio Linee Italiane]].<ref name="as"/>
Nei successivi colloqui con i responsabili tedeschi civili e militari, avvenuti il 29 novembre 1943, il 10 luglio, il 29 agosto e il 26 ottobre 1944 fu gradualmente recuperata la fiducia dell'[[Germania nazista|alleato tedesco]], che riconobbe il diritto italiano a partecipare, a parità di condizioni, alla regolamentazione dei problemi inerenti l'aviazione civile in [[Europa]] e il posto di prestigio e responsabilità spettante per diritto alle compagnie aeree italiane.<ref name="as"/> Con decreto n. 1039 del Capo della R.S.I. del 26 novembre 1944 le compagnie LATI e ALI furono assorbite nell'Ala Littoria che divenne la [[Compagnia aerea di bandiera|compagnia nazionale di bandiera]], e di cui assunse la direzione.<ref name=d9p90-93 >{{Cita|de Risio 1999|
Nel 1953, insieme al giornalista Maner Lualdi, fu protagonista su un aereo da turismo [[SAI Ambrosini S.1002 Trasimeno|Ambrosini S.1002R Girifalco]] (Immatricolato I-LUAD) di un volo al [[Polo Nord]] seguendo l'itinerario del volo del dirigibile ''[[Italia (dirigibile)|Italia]]'' di [[Umberto Nobile]] eseguito 25 anni prima, e rendere omaggio alla memoria del grande esploratore [[Roald Amundsen]] morto nel tentativo di trovare e soccorrere i superstiti di quella spedizione.<ref name="at">{{Cita|Corriere della Sera||at}}.</ref> I due decollarono da Roma e via [[Milano]], [[Parigi]] e [[Oslo]], volando per 14 ore, attraversarono il [[Mare di Barents]], raggiunsero le [[isole Svalbard]] l'82º parallelo Nord, lanciarono una corona di fiori sul luogo della tragedia, e rientrarono in Italia dopo aver sorvolato di nuovo il Mare di Barents, per un totale di 3.000 km.<ref name="at"/>
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;Periodici
* {{cita pubblicazione|autore=Carlo de Risio|anno=1999|titolo= L’aviazione in Africa Orientale|rivista=Rivista Aeronautica |editore=Ministero della Difesa|città=Roma|numero=3|pp=90-93|cid=de Risio 1999}}
* {{cita pubblicazione|autore=Nico Sgarlato|anno=2009|mese=ottobre-novembre|titolo=Piaggio P.23R: Racer o Bombardiere|rivista=Aerei nella Storia|editore=West-Ward Edizioni|città=Parma|numero=68|lingua=|issn=1591-1071|
==Voci correlate==
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