Caffè decaffeinato: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il decaffeinato fu inventato a [[Brema]] nel [[1905]] dal tedesco Ludwig Roselius, figlio di un assaggiatore di caffè, per conto della dell'azienda ''Kaffee-Handels-Aktien-Gesellschaft''. Dopo pochi anni il caffè da lui sperimentato venne commercializzato con il nome di caffè [[Hag (caffè)|Hag]]<ref name="book_Germ">{{Cita libro |titolo=Germania |autore=Andrea Schulte-Peevers |accesso=9 maggio 2019 |url= https://books.google.it/books?id=fYxiCAAAQBAJ&pg=PT1427|lingua=it }}</ref><ref name="book_Unco">{{Cita libro |titolo=Uncommon Grounds |autore=Mark Pendergrast |accesso=9 maggio 2019 |url= https://books.google.it/books?id=J084DgAAQBAJ&pg=PT335 |lingua=en }}</ref>.
 
== Caratteristiche ==
[[File:Confezione di caffè recante il Premio Mercurio d' Oro 2.JPG|miniatura|CafféCaffè decaffeinato]]
La [[caffeina]] è un [[alcaloide]] che, puro, si presenta come un solido bianco cristallino; è presente nei chicchi di caffè (1,5-2%) e nelle foglie di tè (4-5%). La caffeina, letale in dosi a livello di pochi grammi, (LD<small>50</small>=150&nbsp;mg/Kg corporeo) ha un'azione stimolante ed eccitante sul [[sistema nervoso]]; ciò rende la sua assunzione sconsigliabile ad alcune categorie di persone, come insonni, cardiopatici o ipersensibili<ref>{{Cita web|url=https://www.humanitas.it/enciclopedia/alimenti/bevande/caffe-decaffeinato/|titolo=Caffè decaffeinato|sito=Humanitas|lingua=it-IT|accesso=2024-07-03}}</ref>.
Per ovviare a questi inconvenienti, sono state messe a punto tecniche per estrarre la caffeina dal caffè, pur mantenendone soddisfacenti le proprietà organolettiche.