Ino (Euripide): differenze tra le versioni

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'''''Ino''''' (''Ἰνώ'') è una [[tragedia]] diperduta composta da [[Euripide]] ogginel perduta[[V secolo a.C.]], adpresumibilmente eccezionetra diil alcuni[[455 frammentia.C.|455]] sopravvissutie il [[425 a.C.]].<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>.
 
== Trama ==
Nelle ''[[Fabulae]]'', [[Igino (astronomo)|Igino]] riporta la trama della tragedia euripidea:
Ino, zia del dio Dioniso e membro della famiglia reale di Tebe, viene ritratta in frammenti precedenti come spietata e intenzionata a uccidere i figli del marito per vendetta.<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>
 
{{Citazione|“Atamante, re di Tessaglia, convinto che sua moglie Ino, dalla quale aveva avuto due figli, fosse morta, sposò Temisto, figlia di una Ninfa, che gli diede due gemelli. In seguito scoprì che Ino si trovava sul Parnaso, dove era andata per partecipare alle cerimonie delle Baccanti; la mandò a prendere e quando gli fu condotta la tenne nascosta. Temisto venne a conoscere che era stata trovata, ma ignorava chi fosse. Concepì allora il progetto di uccidere i suoi figli; prese come complice proprio Ino, che credeva una prigioniera di guerra, e le disse di vestire i propri figli con vesti bianche e quelli di Ino con vesti nere. Ino però rivestì i suoi di bianco e quelli di Temisto con abiti scuri; allora Temisto, ingannata, uccise i suoi e quando seppe la cosa si suicidò. Atamante poi, in un accesso di follia, uccise il proprio figlio maggiore Learco durante una battuta di caccia, mentre Ino si precipitò in mare insieme al figlio minore Melicerte e divenne una dea.|Igino, ''Miti'', a cura di [[Giulio Guidorizzi]] (Adelphi, 2022)}}
== Ritrovamento del 2022 ==
Un importante frammento di papiro contenente versi in greco antico ha rivelato parte di due opere finora perdute del tragediografo Euripide, "[[Poliido (Euripide)|Poliido]]" e "Ino", precedentemente note solo attraverso citazioni di autori successivi. Il frammento, considerato uno dei più importanti testi euripidei scoperti, è stato identificato grazie al lavoro degli studiosi Yvona Trnka-Amrhein e John Gibert, col supporto dell'archeologo Basem Gehad. Il testo, datato al III secolo d.C., proviene dal sito di Filadelfia, nell'oasi del Fayum, in Egitto. Recuperato all'interno della tomba di un bambino, è stato analizzato utilizzando il ''Thesaurus Linguae Graecae'', un database digitale di testi greci antichi.<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>
 
== Frammenti ==
Nell'opera Ino di Euripide, la protagonista è rappresentata in modo complesso e nobilitante, contrariamente alla versione canonica del mito che la descrive come una matrigna crudele. Ino, zia del dio Dioniso e membro della famiglia reale di Tebe, viene ritratta in frammenti precedenti come spietata e intenzionata a uccidere i figli del marito per vendetta. Tuttavia, un nuovo frammento di papiro cambia la trama: Ino non è più la matrigna malvagia, ma la vittima, mentre un'altra donna compie l'omicidio e si suicida. In questa nuova versione, Ino è presentata come un'eroina positiva, guidata da amore e equilibrio, offrendo un ritratto più profondo del personaggio.<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>
Circa una ventina di frammenti della tragedia sono sopravvissuti per [[tradizione indiretta]]. Nel 2022 è stato rinvenuto un papiro a [[Filadelfia (Egitto)|Filadelfia]], nell'[[Oasi del Fayyum]], contenenti 98 versi da ''Ino'' e ''[[Poliido (Euripide)|Poliido]]'', di cui solo ventidue già noti.<ref>{{Cita web|url=https://www.colorado.edu/asmagazine/2024/08/01/uncovered-euripides-fragments-are-kind-big-deal|titolo=Uncovered Euripides fragments are ‘kind of a big deal’|sito=Colorado Arts and Sciences Magazine|data=1° agosto 2024|lingua=en|accesso=21 settembre 2024}}</ref> Il frammento, datato al III secolo d.C. e considerato uno dei più importanti testi euripidei scoperti, è stato identificato grazie al lavoro degli studiosi Yvona Trnka-Amrhein e John Gibert, col supporto dell'archeologo Basem Gehad. Recuperato all'interno della tomba di un bambino, è stato analizzato utilizzando il ''[[Thesaurus Linguae Graecae]]'', un database digitale di testi greci antichi.
 
Nell'opera ''Ino'' di Euripide, la protagonista è rappresentata in modo complesso e nobilitante, contrariamente alla versione canonica del mito che la descrive come una matrigna crudele. Ino, zia del dio Dioniso e membro della famiglia reale di Tebe, viene ritratta in frammenti precedenti come spietata e intenzionata a uccidere i figli del marito per vendetta. Tuttavia, un nuovo frammento di papiro cambia la trama: Ino non è più la matrigna malvagia, ma la vittima, mentre un'altra donna compie l'omicidio e si suicida. In questa nuova versione, Ino è presentata come un'eroina positiva, guidata da amore e equilibrio, offrendo un ritratto più profondo del personaggio.<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>
 
== Note ==
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[[Categoria:Opere teatrali di Euripide]]
[[Categoria:Opere teatrali perdute]]