Enzo Demattè: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 42:
Gli anni Sessanta sono molto prolifici per l’attività letteraria di Enzo Demattè. Scrive diverse raccolte di poesie, alcune in italiano, altre in [[dialetto veneto]], o meglio, trevigiano: ''Acqua piovana'', [[1961]]; ''El Sorgoturco'', 1963 (vincitore del Premio Marta dell’[[Ateneo Veneto]]); ''Giorni dispari'', [[1963]]; ''Pagine e terra'', [[1967]].
 
Sempre seguendo la sua passione pedagogica, scrisse libri per ragazzi: “Il''Il regno sul fiume”fiume'', [[1967]] (Premio [[Giana Anguissola]]). Il libro, ambientato sul fiume [[Sile]], fu un notevole successo editoriale (più di trenta edizioni<ref>così riportato nel saggio "Enzo Demattè, narratore rosminiano" di R. Bertacchini, in Ottocento/Novecento, pag. 134, 1986</ref>) e viene pubblicato a puntate nel [[Corriere dei Piccoli]] (con illustrazioni di [[Aldo Di Gennaro]]), ottenendo così una diffusione nazionale. Seguirono, editi da [[Mursia]]: ''Io e la capra'', [[1970]]; ''Gente di confine'', [[1972]]; ''Un ragazzo chiamato Friuli'', [[1977]], ''Olive nere'' nel [[1982]].
 
Nei romanzi ''L’estate cattolica'' ([[1976]]) e ''Passione di [[Vallarsa]]'' ([[1984]]) fece i conti con la cultura cattolica e con la sua formazione intellettuale vicina al [[cattolicesimo liberale]] di [[Antonio Rosmini]].