Cavo sottomarino: differenze tra le versioni

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{{CitazioneSenza necessariafonte|Secondo un rapporto}} dell'[[Institute of Electrical and Electronics Engineers|Istituto degli ingegneri elettronici ed elettrotecnici]] (IEEE), è necessario studiare alternative al network di cavi sottomarini su cui viaggiano i dati che nutrono la società contemporanea, tra cui le transazioni finanziarie e la comunicazione via Internet.
 
La sicurezza di questa rete è a rischio - {{CitazioneSenza necessariafonte|spiega il documento}} - e se qualcosa andasse storto si rischierebbe l'apocalisse economica.
Il motivo è semplice: in quei "tubi" passano tante informazioni importanti. L'altra faccia della medaglia della loro enorme capacità, è quindi il fatto che costituiscono una [[Collo di bottiglia (ingegneria)|strozzatura]] a rischio: a dicembre del 2008 la rottura di un cavo nel Mediterraneo bloccò ad esempio le comunicazioni tra Europa, Medio Oriente e Sud est asiatico per oltre 24 ore.
 
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== Statistiche ==
Secondo [[TeleGeography]], al 2024 sono attivi o pianificati 550 cavi che veicolano il 99% del traffico Internet intercontinentale.
 
I cavi sono composti dai 12 ai 16 fili di [[fibra ottica]] e installati a una media di 3.6  km di profondità nell'oceano. I cavi più recenti veicolano 250 gigabit di traffico al secondo.
 
Dal 2019 al 2024 la richiesta di banda è triplicata fino a 3.800 [[terabit]] al secondo.