Realtà virtuale: differenze tra le versioni

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Il primo passo decisivo verso l'[[ipermedia]], e il primo dispositivo che possa essere considerato di realtà virtuale è stato l'[[Aspen Movie Map]] realizzato sotto forma di software dal [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] nel 1977. Il principale scopo di questo simulatore era ricreare virtualmente [[Aspen]], cittadina del [[Colorado]]; agli utenti era concesso di camminare per le vie in modalità estate, inverno e in modalità poligonale. Mentre le prime due modalità erano indirizzate alla replica di filmati delle strade della cittadina, la terza si basava su una poligonazione tridimensionale, con una grafica scarsa visti i limiti tecnologici di allora.
 
La nascita del termine realtà virtuale risale al 1989, anno in cui [[Jaron Lanier]], uno dei pionieri in questo campo, fondò la [[VPL Research]] (''Virtual Programming Languages'', "linguaggi di programmazione virtuale"). Il concetto di [[ciberspaziocyberspazio]], ad esso collegato strettamente, si era originato nel 1982 grazie allo scrittore [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[William Gibson]].
 
Con le tecnologie attuali, la percezione di un mondo virtuale è ancora distinguibile da quella del mondo reale: il fotorealismo delle immagini rende completa o quasi l'esperienza visiva, tuttavia gli altri sensi sono parzialmente trascurati ([[olfatto]] e [[tatto]], ad esempio, sono poco stimolati).