Assassin's Creed II: differenze tra le versioni
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Rocca di rivaldino in rocca di Ravaldino Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
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* '''Silvio Barbarigo:''' detto "Il rosso" per i suoi abiti prettamente di questo colore, entrò in politica dopo la morte del padre. Divenne consigliere dello zio, l'assassino del padre, che fece poi assassinare da delle cortigiane. Scalò la piramdie sociale veneziana dopo aver sterminato la famiglia Soranzo, che tramava contro i Barbarigo. È un uomo scaltro e astuto, che sa sfruttare ogni situazione volgendola a proprio vantaggio. Dopo la morte del cugino Marco si rinchiude nell'[[Arsenale di Venezia]] assieme a Dante Moro, divenuto la sua guardia del corpo. Verrà ucciso da Ezio mentre cerca di salire su una nave diretta a [[Cipro]] per recuperare la Mela dell'Eden.
* '''Dante Moro:''' ex comandante della guardia cittadina di Venezia e membro della ricca e illustrissima famiglia dei Moro, era sposato con Carlotta Moro ed era l'erede di una delle più grandi fortune di Venezia. Era amico di [[Marco Barbarigo]]. Proprio lui, volendo in sposa Carlotta, decise di ucciderlo. Dante fu colpito due volte al petto e una al cranio, ma sopravvisse. La ferita lo fece però regredire ad uno stato quasi infantile; fu perseguitato da Marco che lo costrinse a dare sua moglie e a renderlo la sua guardia del corpo personale. Dopo la morte del suo padrone diventa il guardaspalle di Silvio Barbarigo. Estremamente forte e pericoloso, verrà affrontato da Ezio un paio di volte, venendo infine ucciso insieme a Silvio mentre assieme a lui cerca di imbarcarsi per [[Cipro]].
* '''Ludovico e Checco Orsi:''' membri della famiglia Orsi, sono due pericolosi usurai. Avidi di denaro oltre ogni immaginazione, non disdegnano complotti e omicidi, e infatti vengono reclutati da [[Caterina Sforza]] per uccidere il marito [[Girolamo Riario]], Templare e signore di [[Forlì]]. In seguito vengono assoldati dal Borgia per recuperare la Mela dell'Eden e la mappa delle Pagine del Codice nascosta nella [[Rocca di
* '''[[Girolamo Savonarola]]:''' monaco benedettino originario di [[Ferrara]], è un fanatico integralista che vede nell'epoca in cui vive l'incarnazione stessa della lussuria e del male. Dopo aver sottratto ad Ezio la Mela dell'Eden ritorna a [[Firenze]], e approfittando sia dei poteri della Mela sia del vuoto di potere lasciato dalla morte di Lorenzo comincia una sistematica distruzione di quanto da lui considerato immorale e indegno. Rientrato a sua volta a Firenze Ezio uccide uno per uno i nove cittadini nobili che appoggiano il nuovo governo, riuscendo in questo modo a sollevare una rivolta popolare contro il frate. Savonarola, privato della Mela, viene travolto da una folla inferocita e trascinato davanti a Palazzo Vecchio per essere bruciato sul rogo, ma Ezio gli risparmierà quell'inutile sofferenza dandogli una rapida morte prima che le fiamme lo raggiungano.
* '''[[Rodrigo Borgia]]:''' Gran Maestro dell'ordine dei Templari, è soprannominato Lo Spagnolo per le sue origini valenciane. È convinto di essere il Profeta, colui che accedendo alla cripta nascosta nelle [[Grotte Vaticane]] farà suo il più grande potere di tutti i tempi. Già anni prima era stato quasi catturato da Giovanni Auditore, al quale era sfuggito per un vero miracolo, e dopo quell'evento ha dato il via ad una campagna di complotti che lo ha portato a dominare indirettamente, tramite alcuni suoi subalterni, alcuni dei più importanti e potenti stati italiani. Divenuto papa col nome di [[Alessandro VI]] affronterà Ezio nel faccia a faccia decisivo nella [[Cappella Sistina]]. Non riuscirà tuttavia ad accedere alla Cripta, che si aprirà invece davanti ad Ezio, il quale, comprendendo che per lui la consapevolezza di non essere il Profeta è una punizione di gran lunga peggiore della morte, deciderà di risparmiargli la vita.
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