Radio libere: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nota
m ortografia
Riga 15:
 
== Alcune «emittenti storiche» ==
Le esperienze più riuscite, da cui sorsero i network che domineranno il mercato italiano dagli anni 1980 in poi, nacquero in [[Lombardia]], regione produttiva del Paese e ricco bacino pubblicitario. Nell'[[area metropolitana di Milano]], infatti, sorsero [[Radio Milano International]] (ggioggi [[Radio 101]]), Radio Trasmissioni Lombarde (oggi [[RTL 102.5]]), Studio 105 (oggi [[Radio 105]], la prima a diventare network nazionale nel 1982)<ref>Tiziano Bonini e Marta Perrotta (a cura di), ''La radio in Italia. Storia, industria, linguaggi'', Carocci, Roma [2013], 2ª edizione 2024.</ref>. Sempre a Milano nacque [[Radio Popolare]], tuttora esistente, fondata nel [[1976]]. A partire dai primi anni novanta, dall'esperienza di Radio Popolare e di altre radio libere italiane (tra cui [[Controradio (Bari)|Controradio]] di [[Bari]], [[Radio Wave]] di [[Arezzo]] e tante altre), è nato "Popolare Network", una rete di emittenti che trasmettono assieme collaborando ad alcune trasmissioni (soprattutto di informazione) trasmesse in contemporanea da tutte le emittenti.<br />
Anche [[freeradio|Freeradio La Topaia]] 100,500 è stata fra le primissime radio libere in Italia; nasce nel settembre 1975 a Milano su impulso di Riccardo Rompani e Marco, cui si aggiungono molto presto Massimo Torre e Daniele Lorenzano.<ref>[http://www.luogolibero.eu/freeradio/documentazione/Denuncia%20Questura%20.jpg Denuncia di possesso degli apparati alla Questura di Milano, Ufficio Politico, 24 ottobre 1975] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140811025944/http://www.luogolibero.eu/freeradio/documentazione/Denuncia%20Questura%20.jpg |data=11 agosto 2014 }}.</ref>