Tina Modotti: differenze tra le versioni
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Il fotografo messicano [[Manuel Alvares Bravo]], in una sua disamina critica dell'opera della Modotti, ne suddivise la carriera in due periodi distinti: quello romantico e quello rivoluzionario. Il primo include appunto il periodo trascorso con Weston, caratterizzato da nature morte, da esperimenti grafici e pittorici; il secondo caratterizzato da una maggiore attenzione alla natura, ai fiori, all'essere umano e all'ambiente che lo circonda, con intento di documentazione sociale e antropologica e talvolta con forte connotazione politica.
Assieme a Weston, Tina Modotti nel 1925 ricevette l'incarico di viaggiare per i luoghi meno conosciuti del Messico e scattare fotografie che vennero poi pubblicate in ''Idols Behind Altars. The Story of the Mexican Spirit'', di Anita Brenner. La Modotti doveva entrare nei luoghi religiosi e interagire con la gente del luogo. Nel libro, uscito nel 1929, furono selezionate 70 immagini su più di un centinaio che documentavano usanze, feste popolari, processioni. In questa, e nelle successive occasioni, i suoi scatti dedicati alle donne rivestono un ruolo di importante testimonianza etnografica: costumi, oggetti e attività sono documentati con grande attenzione, sottolineandone l'importanza e la dignità in una società matriarcale anche nelle immagini più tenere riguardanti la maternità e l'allattamento. Le foto più conosciute furono scattate durante un viaggio solitario nell'[[Istmo di Tehuantepec]], intrapreso nel 1929 dopo l'improvvisa morte del politico comunista [[cuba]]no [[Julio Antonio Mella]], dirigente del [[Partito Comunista di Cuba]] in esilio in Messico ed all'epoca suo compagno. Dietro la fiera bellezza delle donne tehuane,<ref>{{Cita libro|autore=Margaret Hooks|titolo=Tina Modotti (Aperture Master of Photography)|
[[File:Tina Modotti Women.jpg|miniatura|277x277px|Foto scattata da Tina Modotti nel 1925 a delle donne nella povera campagna del Messico]]
Scelta in quegli anni come "fotografa ufficiale" del movimento muralista messicano, immortalando i lavori di [[José Clemente Orozco]] e di [[Diego Rivera]], Tina Modotti compare anche in alcuni murales di quest'ultimo: nella cappella dell'Università Autonoma del Messico è ''La vergine terra'' (nudo disteso) e ''Vita e terra'' (in piedi) e, sempre per mano di Rivera, venne dipinta nell'atto di distribuire cartucce ai lavoratori nel ''patio'' della ''Secretaría de Educación Publica''. In questo ambito ebbe anche modo di conoscere diversi esponenti del movimento [[comunismo|comunista]], tra cui [[Xavier Guerrero]], funzionario del [[Partito Comunista Messicano]] con cui ebbe una relazione sentimentale dopo che Weston, alla fine del 1926, ripartì per gli Stati Uniti,<ref>I due non si videro più ma rimasero in stretto contatto epistolare fino al 1931</ref> e [[Vittorio Vidali]], esule [[italia]]no (suo [[Friuli|conterraneo]] oltretutto) attivo in quel periodo presso varie organizzazioni comuniste del mondo per conto del [[Internazionale Comunista|Comintern]], che la convinse ad iscriversi al PCM.
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