Richard Wagner: differenze tra le versioni

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Per la seconda volta Wagner tentò la fortuna nella città che odiava, simbolo di un'arte "viziata e corrotta", ma indispensabile per aggiudicarsi la vittoria sul mondo. Nel 1860, senza troppa fortuna, vi aveva già portato ''L'olandese volante'' in forma di concerto (modificato con l'aggiunta del tema finale della ''Redenzione''), mentre l'anno seguente vi portò il ''[[Tannhäuser]]'', pure modificato e memore delle innovazioni stilistiche post-tristaniane. Di tutti i suoi drammi, ''Tannhäuser'' gli sembrò il più appropriato a sostenere quest'atto di prostituzione che identificava il successo artistico con il successo finanziario. Il denaro di Wesendonck era infatti già svanito nel pagamento anticipato di tre anni di pigione in un [[appartamento]] di lusso vicino all'[[Arco di Trionfo (Parigi)|Arco di Trionfo]]. Minna lo raggiunse poco dopo, ancora una volta, momentaneamente riappacificata: sala da pranzo in comune, camere da letto separate. Da parte sua, [[Napoleone III di Francia]] concesse le rappresentazioni pensando ad un evento artistico come un altro, ma quel che in realtà avvenne superò qualsiasi immaginazione. Venne accolto come un genio esuberante, invasato e senza scrupoli, che osava stravolgere il gusto francese per la musica tutta arie e balletti, sostituendola con una concezione assolutamente nuova. Mentre il direttore dirigeva l'orchestra secondo la sua interpretazione, Wagner batteva un altro tempo con le mani e con i piedi, facendo un gran fracasso e abbandonandosi a violenti alterchi con gli orchestrali, esprimendosi oltretutto in un pessimo francese. In particolare il divieto d'introdurre il tradizionale [[balletto]] nel secondo atto – previsto dalla moda del teatro parigino – colpì l'orgoglio dei membri del ''Jockey Club'', che usavano presentarsi in [[platea]] non prima del secondo atto.
 
«Ai ripetuti timori espressi sulla lunghezza del lavoro, replicai che non comprendevo tale inquietudine. Non era possibile, infatti, annoiare un pubblico abituato a divertirsi nell'ascoltare la [[Semiramide]] di [[Rossini]]. Tuttavia, io dimenticavo che in queste rappresentazioni il pubblico non si cura né dell'azione né della musica, e che la sua attenzione si rivolge solo ai virtuosismi dei cantanti. Ora, il Tannhäuser non era stato composto per le esibizioni dei cantanti…».<ref name="Richard Wagner, Mein Leben"/>
 
Si disse che mai musica e mai autore furono più impopolari di Wagner e del ''Tannhäuser'', la sera del 13 marzo 1861. Urla, fischi e risate condannarono l'esecuzione di un capolavoro che era costato la bellezza di 164 prove. Wagner ritirò l'opera dopo la terza recita, ma il tumulto lo rese celebre. [[Charles Baudelaire]] gli manifestò tutta la sua ammirazione, mentre la critica giornalistica non parlava d'altro.<ref name="Robert E. Gutman, op. cit." />