Lilli Gruber: differenze tra le versioni

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Sotto la guida di [[Antonio Ghirelli]], nel 1986 passa al [[TG2]] conducendo l'edizione del TG di mezza sera e facendosi notare per lo stile aggressivo e la postura di tre quarti, atipica per un mezzobusto, solitamente inquadrato sempre frontalmente.<ref name = Grasso /> Avendo chiesto di fare l'inviata dall'estero, nel 1989 ha raccontato per la Rai i giorni che hanno portato al crollo del [[muro di Berlino]], raccontando la sua esperienza sul campo nel suo primo libro ''Quei giorni a Berlino'', pubblicato da [[Rai Eri]] e scritto insieme a [[Paolo Borella]].
 
Dal 1990 è passata al [[TG1]], inizialmente occupandosi di politica estera, per poi condurre l'edizione principale delle 20, senza trascurare l'attività di inviata, andando spesso in territori coinvolti da conflitti, come le [[guerre jugoslave]], la [[guerra in Iraq]] (da questa esperienza ha tratto diversi saggi, pubblicati da [[Rizzoli]]) e gli [[attentati dell'11 settembre 2001]].<ref name = Grasso /> Nel 1994 ha esordito come conduttrice presentando il programma giornalistico ''Al voto, al voto!'', proposto dalla Rai in occasione della campagna elettorale per le [[elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche di quell'anno]].<ref name = Grasso /> Nel 1997 ha ricevuto il ''[[Premio Alghero Donna]]''. Ha collaborato inoltre con i quotidiani ''[[La Stampa]]'' e ''[[Corriere della Sera]]''. Sempre negli anni novanta è stata attiva anche all'estero, conducendo nel 1996 il settimanale ''Focus TV'', in onda sulla TV tedesca [[ProSieben]], e nel 1998 un talk show per [[Südwestfunk|SWF]]. Per conto della [[CBS]] ha realizzato un'intervista-ritratto all'attrice [[Sophia Loren]].<ref name="Grasso" />{{dx|[[File:1658245060357 20040720 GRUBER 003 MOBILE.jpg|miniatura|Lilli Gruber nel 2004]]}}
 
Sempre negli anni Novanta è stata attiva anche all'estero, conducendo nel 1996 il settimanale ''Focus TV'', in onda sulla TV tedesca [[ProSieben]], e nel 1998 un talk show per [[Südwestfunk|SWF]]. Per conto della [[CBS]] ha realizzato un'intervista-ritratto all'attrice [[Sophia Loren]].<ref name = Grasso />
{{dx|[[File:1658245060357 20040720 GRUBER 003 MOBILE.jpg|miniatura|Lilli Gruber nel 2004]]}}
Dopo aver denunciato la carenza di [[libertà d'informazione]] in Italia sotto il governo Berlusconi, nel 2004 ha lasciato la Rai per candidarsi alle [[Elezioni europee del 2004|elezioni]] per il [[Parlamento europeo]] con la coalizione Uniti nell'Ulivo. Capolista nelle circoscrizioni nord-est e centro, risulta prima degli eletti in entrambe<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2004/f/sezioni/politica/riso2004due/votati/votati.html|titolo=È Lilli Gruber la più votata. E al Sud trionfa Massimo D'Alema|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|giorno=14|mese=06|anno=2004|accesso=30 gennaio 2010}}</ref>, raccogliendo complessivamente oltre 1 milione e 100.000 voti. La fase finale della campagna elettorale è seguita da [[Caterina Borelli]] che realizzerà il documentario ''Lilli e il cavaliere - 10 giorni per battere Berlusconi''.
 
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Si è iscritta al gruppo parlamentare del [[Partito Socialista Europeo]] ed è stata presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo; membro della Conferenza dei presidenti di delegazione, della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, della Delegazione per le relazioni con l'[[Iran]]. Nel 2007, dopo un iniziale rifiuto a entrare nel ''Comitato promotore 14 ottobre'' del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], divenne membro della Commissione per l'Etica, nominata dall'Assemblea Costituente Nazionale.
 
Nel settembre 2008 annunciò la conclusione dell'esperienza politica, dimettendosi da eurodeputata, sei mesi prima della fine della legislatura, rinunciando al diritto alla pensione. Da allora è tornata all'attività giornalistica, conducendo dal 2008 la trasmissione ''[[Otto e mezzo (programma televisivo)|Otto e mezzo]]'' su [[LA7]]. Nel frattempo ha proseguito l'attività di scrittrice, pubblicando una trilogia di romanzi sulla storia della sua famiglia e dell'[[Alto Adige]], ambientati tra il [[XIX secolo|XIX]] e il [[XX secolo]]: ''Eredità'', ''Tempesta'' e ''Inganno''. Nel 2016 è uscito il suo saggio ''Prigionieri dell'Islam''. Dal 2012 (ad eccezione del 2014) partecipa annualmente alle riunioni del [[Gruppo Bilderberg]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.bilderbergmeetings.org/latest-conferences.html|titolo=Bilderberg Meetings - Latests Conferences|pubblicazione=[[Bilderberg Meetings]]|lingua=en|accesso=31 gennaio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160131130846/http://www.bilderbergmeetings.org/latest-conferences.html|dataarchivio=31 gennaio 2016|urlmorto=sì|pubblicazione=[[Bilderberg Meetings]]}}</ref> in qualità di ''Editor-in-Chief and Anchor "Otto e mezzo", La7 TV''.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.bilderbergmeetings.org/participants.html|titolo=Participants|pubblicazione=[[Bilderberg Meetings]]|lingua=en|accesso=9 giugno 2016|dataarchivio=2 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161202161443/http://www.bilderbergmeetings.org/participants.html|dataarchivio=2 dicembre 2016|urlmorto=sì|pubblicazione=[[Bilderberg Meetings]]}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.bilderbergmeetings.org/meetings/meeting-2024/participants-2024|titolo=Participants 2024|pubblicazione=[[Bilderberg Meetings]]|accesso=4 giugno 2024|lingua=en|dataarchivio=30 maggio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240530124251/https://www.bilderbergmeetings.org/meetings/meeting-2024/participants-2024|dataarchivio=30 maggio 2024|urlmorto=no|pubblicazione=[[Bilderberg Meetings]]}}</ref>
Nel settembre 2008 annunciò la conclusione dell'esperienza politica, dimettendosi da eurodeputata, sei mesi prima della fine della legislatura, rinunciando al diritto alla pensione. Da allora è tornata all'attività giornalistica, conducendo dal 2008 la trasmissione ''[[Otto e mezzo (programma televisivo)|Otto e mezzo]]'' su [[LA7]].
 
Nel frattempo ha proseguito l'attività di scrittrice, pubblicando una trilogia di romanzi sulla storia della sua famiglia e dell'[[Alto Adige]], ambientati tra il [[XIX secolo|XIX]] e il [[XX secolo]]: ''Eredità'', ''Tempesta'' e ''Inganno''. Nel 2016 è uscito il suo saggio ''Prigionieri dell'Islam''.
 
=== Vita privata ===
Si è sposata nel 2000 a [[Montagna (Italia)|Montagna]] con il giornalista francese Jacques Charmelot.
 
Parla correntemente [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua tedesca|tedesco]], [[Lingua inglese|inglese]] e [[Lingua francese|francese]].<ref>{{cita web|autore=Leda Balzarotti|autore2=Barbara Miccolupi|url=https://www.iodonna.it/personaggi/interviste-gallery/2017/04/19/lilli-gruber-la-signora-della-tv-compie-60-anni/|titolo=Lilli Gruber, la signora dell'informazione compie 60 anni|editore=Io Donna|data=19 aprile 2017|accesso=8 giugno 2018}}</ref>
Dal 2012 (ad eccezione del 2014) partecipa annualmente alle riunioni del [[Gruppo Bilderberg]]<ref>{{Cita web|url=http://www.bilderbergmeetings.org/latest-conferences.html|titolo=Bilderberg Meetings - Latests Conferences|pubblicazione=[[Bilderberg Meetings]]|lingua=en|accesso=31 gennaio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160131130846/http://www.bilderbergmeetings.org/latest-conferences.html|dataarchivio=31 gennaio 2016}}</ref> in qualità di ''Editor-in-Chief and Anchor "Otto e mezzo", La7 TV''.<ref>{{Cita web|url=http://www.bilderbergmeetings.org/participants.html|titolo=Participants|pubblicazione=[[Bilderberg Meetings]]|lingua=en|accesso=9 giugno 2016|dataarchivio=2 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161202161443/http://www.bilderbergmeetings.org/participants.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.bilderbergmeetings.org/meetings/meeting-2024/participants-2024|titolo=Participants 2024|pubblicazione=[[Bilderberg Meetings]]|accesso=4 giugno 2024|lingua=en|dataarchivio=30 maggio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240530124251/https://www.bilderbergmeetings.org/meetings/meeting-2024/participants-2024|urlmorto=no}}</ref>
 
Parla correntemente [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua tedesca|tedesco]], [[Lingua inglese|inglese]] e [[Lingua francese|francese]].<ref>{{cita web
|autore= Leda Balzarotti
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