Governo Netanyahu VI: differenze tra le versioni
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In seguito, dopo ben un mese e mezzo di intense negoziazioni supportate da mediatori internazionali, le parti hanno temporaneamente aderito, nonostante le pressioni delle frange più radicali dei rispettivi schieramenti, ad un breve e svincolato [[cessate il fuoco]] di quattro giorni complessivi, con il solo fine di scambiarsi parte degli ostaggi e dei prigionieri<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/11/24/tregua-israele-hamas-negoziati/|titolo=Come si è arrivati alla tregua tra Israele e Hamas|data=24 novembre 2023|editore=Il Post}}</ref>. Questo, pur avendo avuto un discreto successo<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/11/25/scambio-ostaggi-detenuti-israele-hamas/|titolo=Come è avvenuto lo scambio di ostaggi e detenuti fra Israele e Hamas|data=25 novembre 2023|editore=Il Post}}</ref> e pur essendo stato anche parzialmente prorogato di due giorni<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/11/27/tregua-israele-hamas-gaza-quarto-giorno/|titolo=La tregua fra Hamas e Israele sarà prolungata di due giorni|data=27 novembre 2023|editore=Il Post}}</ref> (con un’apertura alla possibilità di poterlo essere ancora)<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/11/28/gaza-israele-hamas-tregua-prolungata/|titolo=Israele dice di essere disposto a prolungare la tregua|data=28 novembre 2023|editore=Il Post}}</ref>, è infine cessato, insieme alle speranze per una breve soluzione del [[Guerra Hamas-Israele|conflitto]], il successivo 1º dicembre, non essendo stato accordata una nuova proroga a causa di disaccordi bilaterali.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/12/01/israele-hamas-fine-tregua-gaza/|titolo=Sono ricominciati i combattimenti tra Israele ed Hamas|data=1º dicembre 2023|editore=Il Post}}</ref>
Il 9 giugno [[2024]], poi, dopo mesi di divergenze e discussioni sul futuro bellico, operativo e logistico<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/05/20/gantz-gallant-critiche-netanyahu/|titolo=Le più grosse divisioni nel governo israeliano dall'inizio della guerra|data=20 maggio 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, il Partito di Unità Nazionale di Benny Gantz, seguendo una delle sue fazioni già distanziatasi nel marzo dello stesso anno ([[Nuova Speranza]]), ha lasciato l'esecutivo, passando a una forma di [[Astensione|astensione tecnica]], senza tuttavia alterare l'[[Governo di guerra|assetto di guerra]] dell'esecutivo<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/06/09/benny-gantz-dimissioni/?homepagePosition=4|titolo=Benny Gantz ha lasciato il governo di unità nazionale in Israele|data=9 giugno 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, il quale è ciononostante ritornato successivamente civile (sebbene con alcune [[Governo di emergenza|deroghe e prerogative esecutive di emergenza]] a causa del [[conflitto]] in corso) poco tempo dopo, il 17 giugno, con lo scioglimento della sezione dirigenziale militare e la redistribuzione delle competenze belliche in un comitato interministeriale più ristretto e informale (il c.d. ''Gabinetto di sicurezza''), su volere dello stesso Primo ministro Benjamin Netanyahu.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/06/17/netanyahu-sciolto-gabinetto-guerra-israele/?homepagePosition=7|titolo=Benjamin Netanyahu ha sciolto il gabinetto di guerra israeliano|data=17 giugno 2024|editore=Il Post}}</ref>
Il 17 settembre, al culmine di un pericoloso aumento di tensioni e rappresaglie esplicite tra [[Israele]] e “[[Hezbollah]]”<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/06/19/esercito-israele-piano-attacco-libano/|titolo=La situazione al confine tra Israele e Libano è sempre più complicata|data=19 giugno 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/07/29/israele-hezbollah-attacco-majdar-shams/|titolo=Cosa dobbiamo aspettarci dalla crisi tra Israele e Hezbollah|data=29 luglio 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, un'altra [[organizzazione paramilitare]] [[islamista]] (ma [[sciita]]) operante principalmente nel [[Libano del Sud]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/09/19/hezbollah-storia-libano/|titolo=Che cos’è Hezbollah|data=19 settembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, il [[Conflitto Israele-Hezbollah del 2023-2024|conflitto]] si è successivamente esteso, seppur relativamente in minore scala e intensità (ma anche in modo più implicito<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/09/24/israele-hezbollah-guerra-definizione/|titolo=Perché Israele ed Hezbollah non vogliono ancora chiamarla «guerra»|data=24 settembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>), anche nel [[Libano|paese arabo confinante]], principalmente con [[bombardamenti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/09/25/libano-bombardamento-video/|titolo=Tra i più ampi e distruttivi bombardamenti della storia recente|data=25 settembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref> ed [[esplosioni]] mirate<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/09/19/israele-cercapersone-hezbollah-obiettivi/|titolo=Cosa vuole ottenere Israele con gli attacchi esplosivi in Libano?|data=19 settembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref> (addirittura anche contro la missione [[UNIFIL]])<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/10/11/unifil-israele-libano/?homepagePosition=0|titolo= Gli attacchi dell’esercito israeliano contro l'UNIFIL in Libano, spiegati|data=11 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, nonché con [[Assassinio|uccisioni]] di [[Leadership|importanti figure direttive]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/10/04/israele-uccisioni-leader-hezbollah/|titolo=Israele continua ad attaccare i leader di Hezbollah|data=4 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, limitati [[Invasione|sconfinamenti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/live/israele-invasione-libano/|titolo=Israele ed Hezbollah stanno combattendo nel sud del Libano|data=1 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/10/09/libano-combattimenti-israele-hezbollah/|titolo=Che cosa sappiamo dei combattimenti tra Israele e Hezbollah in Libano|data=9 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref> e persino [[Bombardamento|attacchi aerei]] diretti di [[rappresaglia]] da parte dello stesso [[Iran]] contro [[Israele]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/10/02/video-attacco-iran-israele/|titolo=L'attacco iraniano contro Israele con i video e le mappe|data=2 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref> e viceversa<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/10/26/israele-attacco-iran/|titolo=Israele ha attaccato alcune basi militari in Iran|data=26 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>. In seguito, nonostante sia stato conseguito un accordo per un [[cessate il fuoco]] in data 26 novembre, consistente nel ritiro delle [[Zro'a Ha-Yabasha|truppe israeliane]] dal territorio libanese e delle [[Milizia|truppe]] di Hezbollah (sostituite da quelle dell'[[Esercito libanese]] in funzione di solo [[Difesa (politica)|controllo dei confini]]) al di là del fiume [[Leonte (fiume)|Leonte]], dunque al di fuori del [[Libano del Sud]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/11/26/israele-attacco-beirut-libano/|titolo=C’è un accordo per il cessate il fuoco fra Israele e Hezbollah|data=26 novembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, ulteriori violazioni (principalmente [[bombardamenti]] mirati), seppur minori, si sono comunque verificate.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/12/03/israele-attacco-hezbollah-durante-cessate-il-fuoco-nove-persone-uccise/|titolo=Israele ha attaccato diverse postazioni di Hezbollah in Libano|data=3 dicembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>
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Il 29 settembre, in seguito a un accordo tra le parti, Nuova Speranza rientra ufficialmente nella coalizione governativa, ma senza alterare lo status dell'esecutivo.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/09/29/gideon-saar-governo-netanyahu/|titolo=In Israele Gideon Sa’ar, il leader del partito di opposizione Nuova Speranza, ha detto che si unirà alla coalizione del governo Netanyahu|data=29 settembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>
Il 19 gennaio [[2025]], in seguito alla travagliata approvazione (dopo molti tentativi precedenti falliti<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/18/israele-hamas-accordo-cessate-il-fuoco/?homepagePosition=8|titolo=Com'è che Israele e Hamas alla fine si sono accordati|data=18 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>) da parte prima della [[missione diplomatica]] israeliana<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/17/netanyahu-accordo-gaza/?homepagePosition=1|titolo=C'è un accordo per il cessate il fuoco a Gaza|data=15 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, poi del ''Gabinetto di Sicurezza''<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/15/cessate-il-fuoco-gaza/?homepagePosition=0|titolo=Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza|data=17 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> e infine dell'intero governo civile di un accordo di [[cessate il fuoco]] con Hamas nella Striscia di Gaza (nonostante i numerosi rinvii, lungaggini, dibattiti e [[Ostruzionismo|ostruzionismi]])<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/18/accordo-cessate-il-fuoco-gaza/|titolo=Anche Israele ha approvato il cessate il fuoco a Gaza, infine|data=18 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, [[Itamar Ben-Gvir]], leader del partito di [[estrema destra]] [[Otzma Yehudit]], ha annunciato le dimissioni di tutti i suoi [[ministri]] (compreso se stesso) dall'esecutivo e la sua fuoriuscita dalla [[Coalizione (politica)|coalizione governativa]]. Tale atto, per quando abbia effettivamente indebolito l'esecutivo, non ha comunque impattato eccessivamente su di esso, non solo perché il partito politico ha esplicitamente dichiarato di voler comunque sostenere, seppur scontento, il governo in [[appoggio esterno]], ma anche perché la coalizione è comunque riuscita a conservare autonomamente una risicatissima maggioranza di manovra (61 seggi su 120) per restare in carica.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/19/dimesso-ben-gvir-israele/|titolo=Il ministro israeliano Itamar Ben-Gvir si è dimesso per protestare contro l'accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza|data=19 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.timesofisrael.com/with-otzma-yehudit-out-of-government-netanyahu-set-to-appoint-replacement-ministers/|lingua=en|titolo=With Otzma Yehudit out of government, Netanyahu set to appoint replacement ministers|data=19 gennaio 2025|pubblicazione=The Times of Israel}}</ref>
In virtù di tale evoluzione, dunque, sono iniziati in data 19 gennaio i primi scambi reciproci di ostaggi e [[Prigionieri di guerra|prigionieri]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/19/ostaggi-liberati-israele-striscia-di-gaza/|titolo=Hamas ha liberato tre ostaggi israeliani|data=19 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/20/israele-prigionieri-palestinesi-cessate-il-fuoco-gaza/|titolo=Israele ha liberato 90 prigionieri palestinesi|data=20 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, i quali, nonostante alcuni iniziali dubbi<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/20/cessate-il-fuoco-hamas-israele-primo-giorno/|titolo=Le cose da sapere sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza|data=20 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, e qualche momentanea frizione a causa di alcuni incidenti<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/02/10/gaza-rilascio-ostaggi-hamas-negoziazioni/|titolo=L'ultimo rilascio di ostaggi non è stato come gli altri|data=10 febbraio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/02/13/hamas-consegna-ostaggi-israele-sabato-accordo/|titolo=Hamas ha detto che rispetterà l'accordo sulla consegna degli ostaggi|data=13 febbraio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/02/21/israele-ostaggi-morti-restituiti-hamas-shiri-bibas/|titolo=Hamas dice di aver infine riconsegnato il corpo di Shiri Bibas|data=21 febbraio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/02/26/hamas-israele-scambio-prigionieri-palestinesi-quattro-corpi-israeliani/|titolo=Ci sarà un altro scambio tra Hamas e Israele|data=26 febbraio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, sono risultati proseguire abbastanza pacificamente per tutta la prima fase del cessate il fuoco, permettendo così a [[Israele]] di riorientarsi temporaneamente verso altre aree, tra cui la [[Cisgiordania]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/24/jenin-offensiva-evacuazione/|titolo=Centinaia di civili palestinesi stanno scappando da Jenin a causa dell'offensiva israeliana|data=24 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> (in cui le operazioni si sono presto intensificate nei mesi successivi)<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/02/24/jenin-cisgiordania-carri-armati-israele/|titolo=Israele ha inviato i carri armati a Jenin, in Cisgiordania|data=24 febbraio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/03/16/cisgiordania-agricoltura-lavoro/|titolo=Coltivare, lavorare e sopravvivere in Cisgiordania|data=16 marzo 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, il Libano (con cui, nonostante il cessate il fuoco precedentemente concordato, dopo varie colluttazioni<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/26/israele-libano-scadenza-cessate-il-fuoco-persone-uccise/|titolo=L'esercito israeliano ha attaccato il sud del Libano|data=26 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> e successive proroghe unilaterali<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/27/cessate-il-fuoco-libano-israele-esteso-18-febbraio/|titolo=Gli Stati Uniti hanno detto che il cessate il fuoco in Libano è stato esteso|data=27 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, l'accordo è stato ufficialmente violato, seppur con meno intensità)<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/02/17/israele-ritiro-cinque-postazioni-libano/|titolo=Israele ha detto che non si ritirerà da cinque postazioni nel sud del Libano, come invece previsto dal cessate il fuoco con Hezbollah|data=17 febbraio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/03/22/israele-attacco-libano-dopo-cessate-fuoco/|titolo=Israele ha attaccato il Libano per la prima volta dopo il cessate il fuoco|data=22 marzo 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/04/01/israele-bombardato-beirut/|titolo=Israele ha bombardato Beirut per la seconda volta in pochi giorni|data=1 maggio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/05/15/israele-attacco-unifil-libano/|titolo=L'esercito israeliano ha sparato contro una base UNIFIL in Libano, per la prima volta dall’inizio del cessate il fuoco|data=15 maggio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> e la [[Siria]], tornata nel mentre abbastanza instabile, allarmando contestualmente i vertici israeliani, dopo la [[Offensiva in Siria del 2024|caduta del regime di al-Asad]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/01/29/israele-occupazione-zona-cuscinetto-siria/|titolo=Israele resterà a tempo indeterminato nella zona cuscinetto al confine con la Siria|data=29 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>; in tutti e tre i casi manifestando successivamente in modo esplicito la volontà di [[Occupazione militare|mantenere le posizioni ottenute in precedenza]] per andare così oltre l'ambito [[Difesa (politica)|strettamente]] [[Guerra#Ius ad bellum|difensivo]].<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/04/17/israele-territori-gaza-libano/|titolo=Israele è lì per restare|data=17 gennaio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>
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