Repubblica Popolare Ucraina: differenze tra le versioni

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Ed anche i rivoluzionari "bianchi" e nella stessa Kiev, come [[Vasilij Vital'evič Šul'gin]] si scagliano contro la fuga ultra-nazionalista della Rada dichiarando che «''È avvenuta di fatto la creazione nello stato russo di una regione particolare denominata Ucraina […] persone che fino a ieri si consideravano russe […] sono state trasformate da russe in ucraine dalla decisione di un governo provvisorio»''<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=V. ŠUL’GIN, Protiv nasil’stvennoj ukrainizacii Južnoj Rusi, in «Kievljanin», 170, 18 luglio 1917.}}</ref>''.''
 
Proteste alle quali il [[Governo provvisorio russo|Governo provvisorio]] di San Pietroburgo fece eco il 4 agosto 1917 promulgando le cosiddette ''Istruzioni provvisorie'' al segretariato generale dell’Ucrainadell'Ucraina, concedendo un riconoscimento provvisorio della Rada ucraina ma non l'autorità sulle regioni non-ucraine, riducendo quindi a 5 i territori dove il segretariato ucraino poteva esercitare la propria autorità ed escludendo le regioni del sudest e la Crimea a grande maggioranza russa dai territori dove il governo provvisorio di Kiev poteva esercitare la propria autorità amministrativa in attesa di un riordino dell<nowiki>''</nowiki>intero sistema dell'ex impero e sottolineando la subordinazione del segretariato ucraino al governo centrale di San Pietroburgo e la sua provvisorietà.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=A. GOL’DENVEJZER, Iz Kievskich vospominanij (1917-1921), in Archiv russkoj revoljucii, a cura di
G. GESSEN, Berlin, “Slovo”, 1922, vol. 6, pp. 161-303}}</ref>
 
Il 9 agosto, dopo un violento dibattito fra nazionalisti e i rappresentanti dei soviet, la Rada approva una risoluzione sulle ''Istruzioni'' nella quale si prende atto delle decisioni del governo centrale ma al tempo stesso si insite sulla necessità dell’ampliamento dell’autonomiadell'autonomia e delle competenze del segretariato con un cenno finale alla convocazione di una «''Assemblea costituente ucraina»'', da affiancare a quella pan-russa.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Rezoljucija Rady ob “Instrukcii” ot 4 avgusta, in Revoljucija i nacional’nyj vopros, cit., pp. 179-180}}</ref>
 
Il 12 agosto si apre a Mosca la conferenza di Stato, organizzata dal nuovo governo rivoluzionario alla quale i delegati del segretariato ucraini, pur invitati, decidono di non partecipare.
 
Si apre da questo punto in poi un confronto anche serrato fra nazionalisti ucraini, sovietSoviet ucraini e comitato centrale ucraino che porterà conseguenze fino allo scontro armato.
 
La rivoluzione[[Rivoluzione d'ottobre|Rivoluzione sovietica dell'ottobre]] 1917 e la vittoria dell'armata[[Armata rossaRossa]] su [[Armata Bianca|quella bianca]] nei furiosi scontri che si avranno nel periodo, metterà fine all'esperimento ucraino che nella sostanza non avrà mai una vera consistenza politica anche per gli scontri interni allo stessa Rada e soprattutto per la mancanza di un vero sostegno popolare.
 
=== L'armistizio del 1917 e le sue conseguenze ===
Nel contempo degli eventi descritti nel paragrafo precedente la [[prima guerra mondiale|guerra mondiale]] continuava, con esisti alterni.
 
 
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[[File:LübA - Sonderdepesche.jpg|thumb|left|upright=1.2|Edizione speciale ''Lübeckischen Anzeigen'', Titolo: '''Pace con l'Ucraina''' (9 febbraio 1918)]]
[[File:1st Universal of the Central Council of Ukraine.jpg|miniatura|Testo della Terza Universale ]]
Il 29 giugno venne creato il primo governo di nove membri con a capo [[Volodymyr Kyrylovič Vynnyčenko]]. Questo creò preoccupazione in Russia. "Quasi immediatamente, la stampa russa ha definito l'azione della Rada un tradimento e una pugnalata alle spalle della rivoluzione".<ref>{{Cita libro|autore=Dmitro Doroshenko|curatore=G.W Simpson|traduttore=Hanna Keller|titolo=History of Ukraine|url=https://archive.org/details/history-of-ukraine--doroshenko-edmonton-1939/page/n1/mode/2up|anno=1939|editore=University of Saskatchewan|città=Toronto|lingua=inglese}}</ref> Nelle stesse settimane il governo provvisorio russo di [[Aleksandr Fëdorovič Kerenskij|Aleksandr Kerenskij]] ordinò un'offensiva militare sul fronte, ma i tedeschi, oltre a non cedere, risposero con una controffensiva e l'esercito russo, messo in rotta, giunse all'apice della sua disgregazione.<ref name=":0" />