Boiga irregularis: differenze tra le versioni

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Ulteriori ricerche sul campo hanno evidenziato limitazioni simili. Quando nel 2020 è stata scoperta una nuova popolazione di serpenti bruni arboricoli sull'isola di Cocos, i ricercatori hanno esplorato vari metodi di controllo, tra cui la cattura in gabbia e l'uso di esche per carogne imbevute di paracetamolo, posizionate sia a terra che sospese sugli alberi. Nonostante oltre 2.400 notti di esca e 10.000 notti di trappola, monitorate con telecamere [[Fotografia time-lapse|time-lapse]], non è stata consumata alcuna esca ed è stato catturato un solo serpente. Questi risultati suggeriscono che i metodi tradizionali di esca e cattura fossero inefficaci in quell'ambiente. Gli scienziati hanno attribuito il fallimento non alla scarsità di serpenti, ma all'abbondanza di prede naturali preferite come grandi gechi e uccelli. Di conseguenza, i ricercatori intendono continuare gli sforzi di rimozione manuale e valutare se le esche per uccelli vivi potrebbero rivelarsi più efficaci in futuri tentativi<ref>{{Cita web|lingua=en-US|autore=Dana Kobilinsky|url=https://wildlife.org/when-brown-treesnakes-dont-take-the-bait/|titolo=When brown treesnakes don’t take the bait|sito=The Wildlife Society|data=2024-04-22|accesso=2025-09-28}}</ref>.
 
==== Predatori di serpenti arboricolibruni marroniarboricoli ====
È stato condotto uno studio investigativo per individuare i predatori del serpente bruno arboricolo che potrebbero fungere da metodo di controllo della popolazione. In questo studio, sono stati identificati due predatori effettivi (il [[Pseudechis porphyriacus|serpente nero dal ventre rosso]] e il [[Rhinella marina|rospo delle canne]]<ref name=":15">{{Cita pubblicazione|nome=Joe N.|cognome=Caudell|nome2=Michael R.|cognome2=Conover|nome3=Joan|cognome3=Whittier|data=2002-01-01|titolo=Predation of brown tree snakes (Boiga irregularis) in Australia|rivista=International Biodeterioration & Biodegradation|volume=49|numero=2|pp=107–111|accesso=2025-09-28|doi=10.1016/S0964-8305(01)00110-X|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S096483050100110X}}</ref>) e 55 potenziali predatori. I predatori effettivi sono stati identificati in base a prove che dimostravano che avrebbero effettivamente predato e consumato il serpente bruno arboricolo in un habitat naturale, mentre i potenziali predatori sono stati identificati come specie che erano fisicamente in grado solo di consumare questo serpente<ref name=":16">{{Cita web|url=https://ui.adsabs.harvard.edu/abs/2008EcoEc..67...66B/abstract|titolo=Beyond the lamppost: Optimal prevention and control of the Brown Tree Snake in Hawaii}}</ref>. La ricerca raccolta in questo studio ha suggerito che, anche con l'introduzione della predazione del serpente bruno arboricolo, era improbabile che ciò potesse fungere da metodo efficace di controllo della popolazione del serpente bruno arboricolo<ref name=":15" />. Una delle ragioni di questa conclusione era che i predatori effettivi identificati del serpente bruno arboricolo sono mangiatori generalisti e causerebbero ulteriori danni ad altre specie insulari native<ref name=":16" />.