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Il problema in senso filosofico nasce ogni qualvolta non si trovi una risposta conclusiva a una domanda teoretica o pratica di carattere universale (da ''universorum'': nel senso che riguarda tutti gli uomini).
 
In questo senso il problema è un ostacolo sulla via del sapere da superare, sia pure temporaneamente, per il successivo agire pratico. Il problema è allora il carattere distintivo della filosofia stessa che si pone domande a cui non segue necessariamente ''una'' risposta, anzi possono esserci risposte diverse e dialetticamente contraddittorie e mai definitive. La storia della filosofia è caratterizzata proprio dall'opposizione tra loro delle risposte alle domande ma questo ne costituisce il suo progresso e la sua essenzialità.
 
Kant ad esempio metteva in rilievo il carattere problematico ed aporetico della metafisica ma tuttavia non rinunciava a considerarla filosoficamente cercandone una soluzione che le desse senso e significato nella morale. La corrente filosofica del [[problematicismo]], da non confondere con lo [[scetticismo filosofico|scetticismo]] o il [[nichilismo]], afferma appunto che la ricchezza della filosofia consiste nel porsi criticamente problemi, domande, astenendosi dal tentare di dare risposte conclusive.
Il problema è allora il carattere distintivo della filosofia stessa che si pone domande a cui non segue necessariamente ''una'' risposta, anzi possono esserci risposte diverse e dialetticamente contraddittorie e mai definitive. La storia della filosofia è caratterizzata proprio dall'opposizione tra loro delle risposte alle domande ma questo ne costituisce il suo progresso e la sua essenzialità.
 
Secondo altri pensatori, come ad esempio [[Ugo Spirito]], invece il problematicismo contraddistingue il fallimento della indagine filosofica. Ecco così un esempio della contrapposizione delle risposte che non si annullano tra di loro ma spingono la filosofia a progredire.
Kant ad esempio metteva in rilievo il carattere problematico ed aporetico della metafisica ma tuttavia non rinunciava a considerarla filosoficamente cercandone una soluzione che le desse senso e significato nella morale.
 
La corrente filosofica del [[problematicismo]], da non confondere con lo [[scetticismo filosofico|scetticismo]] o il [[nichilismo]], afferma appunto che la ricchezza della filosofia consiste nel porsi criticamente problemi, domande, astenendosi dal tentare di dare risposte conclusive.
 
Secondo altri pensatori, come ad esempio [[Ugo Spirito]], invece il problematicismo contraddistingue il fallimento della indagine filosofica.
 
Ecco così un esempio della contrapposizione delle risposte che non si annullano tra di loro ma spingono la filosofia a progredire.
 
== Altri significati ==