Secessione dell'Aventino: differenze tra le versioni

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Mussolini, dunque, non sconfessa e non si allontana da quanto accaduto, ed anzi se ne assume la piena responsabilità (pur non facendo alcun esplicito riferimento). In questo recupera le basi del suo consenso. Contemporaneamente riceve l'influenza positivissima della perdita di fiducia della popolazione nei confronti dell'opposizione, incapace di una reale rivolta nei confronti delle prepotenze mussoliniane.
 
Mussolini si propone di "normalizzare" la situazione eliminando ogni minaccia alla stabilità del Paese, costruendosi in questo modo il pretesto per disfarsi dei suoi oppositori, sia all'interno del partito sia fuori. È questo l'inizio della dittatura, che sarà consolitadaconsolidata nel giro di due anni con la proclamazione delle [[Leggi Fascistissime]].
 
L'opposizione si è dimostrata ancora una volta incapace di reagire, riuscendo solo a stilare e pubblicare il [[Manifesto degli intellettuali antifascisti]], il [[1 maggio]] di quell'anno.