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'''CONTABILITA''''. Si intende l'insieme dei fatti aziendali raccolti e organizzati secondo un metodo contabile al fine di ottenere un risultato economico.
== Introduzione ==
La contabilità è un concetto conosciuto fin dalla notte dei tempi. Prima del 15. secolo i movimenti finanziari erano tenuta con il sistema della ''partita semplice''. Consisteva in una serie di conti tenuti in modo indipendente senza un collegamento ed un controllo tra di loro.
Il concetto di contabilità a ''partita doppia'' è stato descritto per la prima volta nel 1494 da [[Luca Pacioli]] (1445-1517), nel libro ''Summa di arithmetica, geometrica, proportione et proportionalita'', nel capitolo intitolato ''Tractatus de computis et scripturis''. Ha il vantaggio, rispetto alla partita semplice, di collegare i vari conti e di ordinare e di riassumere il valore economico dell'attività inteso come patrimonio finale e variazione dal periodo.
In quel periodo i commercianti si erano resi conto che il sistema contabile utilizzato fino ad allora non era più sufficiente a controllare l'andamento dei loro affari. La contabilità a partita doppia si affermò rapidamente in tutto il mondo come metodo contabile per il controllo dei movimenti finanziari dei commerci. Nei secoli scorsi i termini contabili utilizzati nelle altre lingue erano spesso derivanti direttamente dal termine italiano. Solo alla fine del ventesimo secolo la terminologia è stata cambiata, in particolare con l'introduzione di leggi sulla materia (Comunità Europea).
== Fondamentali ==
La contabilità a partita doppia è composta da un ''giornale'', un ''mastro'', un ''bilancio'' ed un ''conto economico''.
Nel ''giornale'' sono riportati i movimenti finanziari in ordine cronologico. Si riporta la data, una breve descrizione del movimento finanziario, il conto ''dare'', il conto ''avere'', e l'importo.
Nel ''mastro'' (insieme di conti) sono trascritti i movimenti del giornale, riportando l'importo in ''dare'' (entrata) o in ''avere'' (uscita).
Alla fine del periodo contabile si chiude il ''mastro'' riportando i conti nel ''bilancio'' e nel ''conto economico''.
Il ''bilancio'' è composto dall'''attivo'' e dal ''passivo''. Il ''conto economico'' è composto dai ''costi'' e dai ''ricavi''.
Nei libri utilizzati giornalmente per la tenuta della contabilità gli attivi sono indicati con il segno più (+), i passivi con il segno meno (-), i costi con il segno (+), e i ricavi con il segno (-).
Se la contabilità è tenuta senza errori, la differenza del bilancio (attivo meno passivo) deve essere uguale, ma con segno inverso, alla differenza del conto economico (costi meno ricavi).
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