Duelli nell'Iliade: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Slays Hector.jpg|thumb||right|250px|[[Peter Paul Rubens]]: ''[[Achille]] trafigge [[Ettore (mitologia)|Ettore]]'' - [[1630]]-[[1635]]]]
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Nella società guerriera aristocratica rappresentata nell'''[[Iliade]]'' il '''[[duello]]''' tra gli eroi antagonisti rappresenta un nucleo fondamentale che si propone secondo uno schema prefissato.
 
==La "singolar tenzone"==
==Duelli in terra e in cielo==
Tutta la storia dell'[[assedio]] alla città di [[Troia]] ruota attorno ad una serie di duelli <ref>«Poi il poeta dà inizio a una fitta successione di duelli individuali, costruendo uno sfondo che durerà per l'intero poema» «Ed ecco il duello: esso racchiude fasi e dettagli che riconosceremo come ricorrenti in questi scontri individuali ... Il colpo mortale è descritto con precisione ... Riprende subito dopo la cadenza degli scontri individuali». «L'Iliade è un tetragono inno alla lotta eroica» cfr.''Letteratura greca'', Mondadori, 2007, vol. I, pag. 104-107). Così anche Angelo Brelich: «A nessuno sfugge che le guerre epiche si risolvono per buona parte in una serie di ''monomachie''; la guerra tra le masse contrapposte è del tutto in secondo piano». (in ''Gli eroi greci'', Ateneo, Roma, 1978, pag.92) e Raffaele Cantarella: «Omero ... fu primo e solo a creare, con la lotta fra Achille ed Ettore, il vero interesse umano e poetico dell'Iliade». (in ''Storia della letteratura greca'', Accademia, Milano, 1962, pag. 95) </ref> ed anzi nel poema epico ilpassano poetain rappresentasecondo piano lo scontro tra igli dueeserciti contrapposti esercitiche il poeta rappresenta opposticome risolvibile una volta per tutte "in una singolar tenzone" <ref>«il tentativo di risolvere tutto il conflitto in una singolar tenzone» in Albin Lesky, ''Storia della letteratura greca'', vol. I, pag.59-60</ref>
 
Il motivo dello scontro cruento personale tra i due eroi protagonisti, capi dei campi avversi, diverrà elemento centrale in tutta la letteratura epica cavalleresca seguente, dai poemi della ''[[Chanson de geste]]'' a quelli dei [[paladino|paladini]] dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]].
 
La stessa [[pittura]] dedicata all'''Iliade'' ha sentitopercepito come la rappresentazione simbolica dell'intero poema potevapotesse essere raffigurata nei celebri duelli tra gli eroi che ne punteggiano l'intero racconto epico. Per es. [[Jacopo Amigoni]] (1724-26), ne il ''Combattimento tra Ettore e Achille'', oppure [[Felice Giani]] (1802-1805), ''Il corpo di Ettore lungo le mura di Troia'', ecc.
 
==Duelli in terra e in cielo==
Il duello sulla terra rispecchia il conflitto stesso fra gli Dei che partecipano alla contesa. In cielo e in terra si combatte il duello.
 
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Vi è poi il primo grande duello: [[Ettore (mitologia)|Ettore]] contro [[Aiace]]. Nel libro XI ci sono i duelli di [[Agamennone]]. Nel XII libro i duelli sotto le mura di Troia. Nel XIII libro i duelli presso le navi. Nel XVI altri duelli presso le navi. Nel XVI libro i duelli di Enea e la morte di [[Patroclo]]. Nel XVII i duelli intorno al corpo di Patroclo. Nel XXI [[Achille]] massacra i Troiani in una serie di scontri individuali. Nel XXII il duello conclusivo di Achille e Ettore.
 
Il motivo dello scontro cruento personale tra i due eroi protagonisti, capi dei campi avversi, diverrà elemento centrale in tutta la letteratura epica cavalleresca seguente, dai poemi della ''[[Chanson de geste]]'' a quelli dei [[paladino|paladini]] dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]].
 
La stessa [[pittura]] dedicata all'''Iliade'' ha sentito come la rappresentazione simbolica dell'intero poema poteva essere raffigurata nei celebri duelli tra gli eroi che ne punteggiano l'intero racconto epico. Per es. [[Jacopo Amigoni]] (1724-26), ne il ''Combattimento tra Ettore e Achille'', oppure [[Felice Giani]] (1802-1805), ''Il corpo di Ettore lungo le mura di Troia'', ecc.
 
==Il duello come onore==
Nell'antico eroe greco convivevano il sentimento dell'ordine stabilito dalla ragione e quello dell'hýbris, di quella violenza e potenza dell'uomo che alterando l'ordine scatena l'ira e la vendetta degli dei. I duelli dell'''Iliade'' sono il risultato di un'armonia raggiunta in nome dell'onore guerriero tra questi due sentimenti contrapposti che fa sì che il combattimento acre e violento tra gli eroi si mantenga nel limite, non assuma il senso di un volgare e cruento assassinio del nemico.<ref>cfr. [[Massimo Cacciari]],''Geo-filosofia dell'Europa'',(cap.''Il duello'') Adelphi 2003</ref>
 
==Lo schema del duello==
Nell'''Iliade'' il duello quindi esprime la suprema virtù aristocratica quella dell'[[onore]] (''aristia'') ed è espresso secondo una [[procedura]] fissata:
*la vestizione delle armi
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L'importante è che il guerriero non venga meno all'onore. «Non senza lottare, non senza gloria morirò» <ref>''Iliade'' XXII, 304</ref>. Nel combattimento si è valorosi o perdenti.
 
==La Moira==
Ma talvolta essere stati sconfitti può essere considerato di per sé un disonore, una vigliaccheria. Non basta essere coraggiosi, ma bisogna che gli altri siano consapevoli della potenza dell'eroe e la riconoscano come tale anche nella distribuzione del bottino di guerra. L'avidità e l'aggressività sono simboli dell'onore guerriero.