Conegliano: differenze tra le versioni
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===Conegliano ebraica===
Non è a tutti noto che Conegliano ospitò per secoli una fiorente comunità israelitica. La presenza di ebrei è attestata sin dal [[Trecento]]: Conegliano, città dinamica dal punto di vista economico, ma anche al centro di guerre, saccheggi e carestie, doveva far fronte spesso a gravi crisi che vennero risolte con l'istituzione di banchi di prestito ([[1388]]). Dopo un periodo di libertà e tolleranza, le famiglie ebree furono costrette, nel [[1629]], a stabilirsi nella zona del ''Siletto'' (l'attuale Via Beato Ongaro) e nel [[1675]] nella contrada Ruio, fuori dalla cinta muraria.
<br/>Il ghetto così istituito ebbe una [[sinagoga]] ([[1701]]), una [[Talmud|scuola talmudica]] e numerose botteghe (soprattutto di straccivendoli, pasticceri e macellai); vi abitavano allora 14 famiglie.
<br/>Con la conquista napoleonica agli ebrei furono concesse tutte le libertà civili. Molti si trasferirono nella nuova zona attorno alla stazione, sede di sontuosi palazzi. Sindaco di Conegliano fu Marco Grassini, esponente di una delle famiglie più importanti della comunità.
<br/>Nell'[[Ottocento]] la comunità finì per estinguersi, visto che la maggior parte degli ebrei si trasferì a [[Padova]] e [[Venezia]].
<br/>Dell'antico ghetto non resta pressoché nulla, salvo il cimitero ebraico (presente sin dal [[1545]]) e la sede dell'antica sinagoga, i cui preziosi arredi furono trasferiti nel [[1954]] in una nuova di [[Gerusalemme]], dove tutt'ora si pratica il rito italiano.
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