Numai: differenze tra le versioni
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* [[Antonio Numai]] (XVI secolo), nipote di Cristoforo, vescovo di [[Isernia]], letterato, tradusse alcune opere di [[Giusto Lipsio]].
L'ultimo conte, Giuseppe Numai, fu mazziniano e garibaldino. Sposò -stile Anita Garibaldi, cioè¨ con passaggio e fuga - una Catherina Reinhart o Reinach, di Francoforte, con cui ebbe poi intorno
La famiglia, estintasi nella seconda metà del XIX secolo, ha lasciato alcune tracce architettoniche:▼
agli anni 1830 una piantagione in Louisiana e due figli, un maschio, successivamente deceduto per malattia in giovane età, e una femmina - Camilla.
E' probabile la sua partecipazione alla difesa della Repubblica romana nel 1848, nelle fila della Legione Romagnola. Dopo il 1859 fu riconosciuto come veterano del Regio Esercito e si trasferì a Torino.
La figlia Camilla, uscita dallo stesso Collegio in cui era presente una giovane Savoia e fatta sposare a un tal Magnani, pubblico impiegato e assai più anziano. Le morirono per difterite et similia tutti i figli, mentre lei sopravviveva insegnando alle figlie della piccola aristocrazia e buona borghesia torinese quanto appreso nel collegio esclusivo di cui sopra: ricamo, musica, belle maniere, ecc
L'unica figlia sopravvissuta, Angiola Giulia, sposò l'ebanista e scultore Giacomo Cometti da cui ebbe due figli, di nuovo un maschio morto a 24 anni nel 1934, e una femmina, Paola, il cui figlio - Angelo Michelsons - è l'unico discendente in vita della famiglia Numai.
▲La famiglia
* All'imbocco di Corso Mazzini, provenendo da Piazza Saffi, sulla sinistra si può scorgere la [[Torre Numai]], sopravvivenza delle tante torri medioevali che ornavano la città
* Accanto alla Torre, sorge il Palazzo Foschi-Numai, oggi parzialmente visitabile in quanto sede di un interessante Museo ornitologico.
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