Discussione:Marcello Dell'Utri: differenze tra le versioni

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Spiegazione: ritenere queste affemazioni delle gaffes implicano un giudizio sul ''merito'' delle parole di Dell'Utri, quindi la frase con le gaffes era POV. Inoltre queste parole sono dichiarazioni personali, non hanno a che fare con i procedimenti giudiziari di Dell'Utri, quindi esse sono state spostate da '''Problemi legali''' a '''Biografia'''
 
===Altra modifica===
frase riordinata<br>
 
da così:<br>
Nel 2007 invitò Nicola Latorre (braccio destro di D'Alema e noto sui media come dalemiano di ferro[4]" ad un convegno. La cosa destó un certo interesse dei media che chiesero ad entrambe un commento.
Dell'Utri disse:
« Ho stilato io la lista dei possibili relatori (alle lezioni di etica e politica del Circolo Dell'Utri di Milano, ndr), certo. E Nicola Latorre, non lo nascondo, è tra quelli che stimo di più... Va aggiunto anche il fatto che Latorre è persona perbene, illuminata e pacata. Insomma, uno che ragiona. Non è un fanatico, e i fanatici io non li amo mai, sia se sono a destra, sia se sono a sinistra. Stimo Nicola umanamente e politicamente, ed è stato coraggioso ad aver accettato l'invito" (Marcello Dell'Utri, Corriere della Sera, 9 marzo 2007)[5] »
e Latorre aggiunse:
« "Con il senatore Dell'Utri esiste un rapporto di grande cordialità e di stima reciproca. La mia impressione su di lui è estremamente positiva: penso sia una persona pacata, sensibile e di spessore" (Nicola Latorre, Ds, vicecapogruppo dell'Ulivo al Senato, Corriere della Sera, 9 marzo 2007 »
[5]
D'altronde ci sono sempre stati apprezzamenti di stima tra Dell'Utri e i dalemiani. Infatti, in piu' di una intervista, Dell'Utri ha dichiarato la propria simpatia per D'Alema dicendo di lui che e' un "interlocutore assolutamente credibile"[6]. con il quale Berlusconi potrebbe andare a braccetto [7].
 
a così:<br>
Nel 2007 Marcello Dell'Utri manifesta apprezzamenti di stima per Massimo D'Alema affermando che questi è un "interlocutore assolutamente credibile"[7]. con il quale Berlusconi potrebbe andare a braccetto [8] e nello stesso anno invita Nicola Latorre (braccio destro di D'Alema)[9] ad un convegno presso il Circolo dell'Utri di Milano. Nell'occasione Dell'Utri afferma:<br>
« Ho stilato io la lista dei possibili relatori (alle lezioni di etica e politica del Circolo Dell'Utri di Milano, ndr), certo. E Nicola Latorre, non lo nascondo, è tra quelli che stimo di più... Va aggiunto anche il fatto che Latorre è persona perbene, illuminata e pacata. Insomma, uno che ragiona. Non è un fanatico, e i fanatici io non li amo mai, sia se sono a destra, sia se sono a sinistra. Stimo Nicola umanamente e politicamente, ed è stato coraggioso ad aver accettato l'invito" (Marcello Dell'Utri, Corriere della Sera, 9 marzo 2007)[10] »<br>
e Latorre aggiunge:<br>
« "Con il senatore Dell'Utri esiste un rapporto di grande cordialità e di stima reciproca. La mia impressione su di lui è estremamente positiva: penso sia una persona pacata, sensibile e di spessore" (Nicola Latorre, Ds, vicecapogruppo dell'Ulivo al Senato, Corriere della Sera, 9 marzo 2007 »
 
spiegazione: da quello che si può comprendere dal testo, parrebbe che Latorre sia stato invitato a quel convegno in quanto braccio destro di D'Alema. Pertanto si presuppone che la simpatia di Dell'Utri nei confronti di D'Alema sia la causa dell'invito a Latorre al convegno. Quindi, per disporre gli eventi nella maniera più analitica possibile, è più opportuno, a rigore di logica, anteporre la causa all'effetto e non viceversa.
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