Torre Matilde: differenze tra le versioni

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La '''Torre Matilde''' è un esempio di architettura militare del XVI secolo ed è certamente il monumento storico più rappresentativo di [[Viareggio]].[[image:Torre_oggi.jpg|thumb|La Torre Matilde oggi]]
==Introduzione==
Intorno ad essa è nato e si è sviluppato il borgo, sotto la sua protezione si è avviato il traffico commerciale marittimo e nelle sue immediate vicinanze ha avuto inizio la sua attività marinara e cantieristica. E’ impossibile rintracciare la storia della Torre senza ripercorrere, se pur a sommi capi, anche la storia di [[Viareggio]].[[image:Torre_lignea_1169.jpg|thumb|La Torre lignea del 1169]].
==Storia==
===Origini===
Le prime notizie su [[Viareggio]] risalgono alla prima metà del XII secolo [[(1172)]], quando i lucchesi con gli alleati genovesi eressero sulla riva del mare un castello ''Castrum de via Regia'' in sostituzione di una piccola torre di legno, costruita alcuni anni prima e che aveva funzione di postazione di guardia e di segnalazione.[[image:Castello 1172.jpg|thumb|Castrum de via Regia]]
 
Tuttavia in questi anni ha inizio una serie di combattimenti tra [[Lucca]] e [[Pisa]] che si contendono il predominio del litorale tirrenico, nonché la conquista delle terre versiliesi, infatti dal [[1221]] il castello di Viareggio e il territorio circostante ebbero alterne vicende e furono oggetto di contese e di conquiste, per rientrare poi in possesso di [[Lucca]] nel [[1287]].
Quando [[Lucca]] nel [[1441]] perse definitivamente il castello di Motrone e il relativo approdo marittimo, il Castello di [[Viareggio]] e la modesta foce del canale Burlamacca rappresentarono l’unico sbocco al mare dello stato lucchese. Cessò così l’abbandono in cui era stato lasciato il territorio e furono presi provvedimenti per bonificare la palude circostante, favorire lo sviluppo del piccolo borgo nascente ed incrementare il traffico alla foce del Burlamacca.
===Costruzione===
 
A causa del continuo regredire del mare, il Castello di [[Viareggio]] si era trovato arretrato di 600 m dalla linea della riva e quindi scarsamente valido per la difesa dello scalo marittimo e dell’attività commerciale che vi si svolgeva, in quanto i magazzini, sorgendo quasi sulla spiaggia, erano facilmente esposti alle eventuali scorrerie dei pirati barbareschi.
Si rese così necessaria ed urgente la costruzione di una nuova opera difensiva che sorgesse nelle immediate vicinanze del mare.[[image:Regredire_del_mare_1500.jpg|thumb|Posizione del Castello con il regresso del mare]]
 
La massiccia Torre di [[Viareggio]], detta impropriamente Torre Matilde (attribuendone erroneamente la costruzione alla Duchessa [[Matilde di Canossa]] morta nel lontano [[1115]]) fu fatta costruire dal Governo Lucchese con deliberazione del [[5 giugno]] [[1534]], in prossimità del fiume Selice ( l’attuale canale Burlamacca), a difesa dei magazzini e del nascente borgo.
 
L’edificazione della nuova Torre venne eseguita sotto la sovrintendenza di Tommaso Montecatini, Jacopo Arnolfini, Martino Bonvisi e Bernardino Cenami, utilizzando come materiale le bozze di pietra squadrata che si potevano ricavare dalla parziale demolizione del procinto del vecchio castello. Per finanziare i lavori fu stabilito di tassare, per sei anni, con alcune gabelle straordinarie le merci che sbarcavano alla foce di Viareggio.
===Inaugurazione===
 
La costruzione della Torre fu terminata nel [[1542]], in tempo anche per salutare nel [[1541]], con botte a salve sparate dalla sua sommità, l’imperatore [[Carlo V]] che il [[12 settembre]] sbarcò a [[Viareggio]], (su un improvvisato pontile di legno), diretto a [[Lucca]] per incontrarsi con il pontefice [[Paolo III]], dove rimase fino al [[18 settembre]] per poi ripartire da [[Viareggio]] alla volta di [[La Spezia]].
Nel [[1544]] tutti i debiti contratti per la costruzione della Torre furono pagati e allora venne ordinato all’uffizio sopra la torre di dare inizio all’opera di fortificazione del piccolo borgo con la costruzione di una ''“cortina di muraglia intorno ai magazzeni di [[Viareggio]] secondo il disegno fatto”''.[[image:Progetto_cinta.jpg|thumb|Progetto per la realizzazione della cinta intorno ai magazzini]]
===La casa del Commissario di spiaggia===
 
Nella Torre fu insediata una piccola guarnigione di circa una quindicina di soldati. Nel [[1546]] il governo assegnò il terreno necessario alla costruzione vicino alla Torre,di un palazzo (la cui costruzione fu terminata nel [[1549]]) destinato ad ospitare il Commissario di Spiaggia, la massima autorità del luogo, che ,oltre ai pieni poteri penali e civili, aveva l’incarico di disciplinare il movimento delle merci che transitavano dal piccolo scalo marittimo. Questo palazzo fu collegato alla Torre mediante un loggiato per permettere al Commissario di rifugiarsi al riparo delle sue spesse mura in caso di eventuali pericolo.[[image:Casa_commissario_di_spiaggia.jpg|thumb|La casa del Commissario di Spiaggia]]
===Il XVII secolo===
 
Nei primi anni del XVII venne rialzata la costruzione di un’ ulteriore sopraelevazione; quest’ ultimo piano venne dotato di un campanile a vela sul quale furono installate due campane, la più grande delle quasi fusa da Francesco Azzi nel [[1699]], recava iscrizione : ''TEMPORIS ALMA PARENS MODERATRIX FACTA SONANTIS. ADSIS IN AUXILIUM MORTIS UT HORA VENIT AES MONET QUOD EST CREBRIUS PERCUTIT UT ET PULVEREM RADDAT'' .
Non prima del [[1703]] anche l’orologio pubblico che si trovava nella facciata del palazzo del Commissario fu traslato sulla sommità della Torre.
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Con la costruzione del fortino sul canale Burlamacca venne ridotta la funzione difensiva della Torre che continuò a servire come posto di vigilanza diurna e notturna sia per ragioni militari (nel caso di presenza nelle acque di navi barbaresche, oltre al suono della campana, sulla Torre doveva essere issata una bandiera giallo-nera, si doveva sparare un colpo di cannone, lanciare razzi e fare delle fumate) che per motivi civili, come l’avvistamento e la segnalazione degli incendi e la convocazione tramite il suono delle campane delle adunanze del Parlamento della Comunità.[[image:Fortino_1788.jpg|thumb|Il fortino costruito nel 1788]].
Ma essa servì anche per preservare la salute pubblica, come nel caso del dicembre [[1810]], quando al suono delle campane della Torre tutti i fanciulli vennero condotti alla residenza municipale per essere vaccinati dal chirurgo di Corte.
===Il XIX secolo ===
====La Torre adibita a carcere====
Nei primi anni dell’Ottocento la Torre fu anche adibita, per la prima volta, a carcere, anche se non venne dichiarata adatta a ospitare “criminali”, ma solo detenuti per debiti civili e per motivi di correzione di polizia. La spesa dello stipendio al custode delle carceri era a carico della Repubblica di [[Lucca]] e ammontava a 144 scudi annui. Gli eventi alterni della dominazione francese nel Ducato, coinvolsero Viareggio ed in particolare la Torre, dove vennero ospitati molti prigionieri tradotti da altre città e un elevato numero di disertori che transitarono sotto scorta armata per [[Viareggio]].
 
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I lavori esterni consistevano nell’escavazione dei fossi, canali, manutenzione delle strade, edifici pubblici e altri lavori utili alla comunità.
A Viareggio i forzati vennero impiegati in numero elevato, alloggiati nella torre e in un’area attrezzata allo scopo, all’esterno delle mura, per l’escavazione della darsena, per la manutenzione delle strade ed inoltre realizzavano manufatti che venivano venduti nei negozi del paese. Venti guardie avevano il compito di sorvegliare i forzati e scortarli al luogo di lavoro.
====La Torre adibita a Bagni forzati====
Nel [[1823]] la Torre venne destinata esclusivamente a Bagno dei forzati e le carceri furono trasferite a [[Camaiore]].[[image:Scansione0e015.jpg|thumbnail|Pianta dei Bagni forzati.]]Questa funzione fu mantenuta fino al [[1847]], quando il Bagno dei forzati fu soppresso.
Il [[1847]] fu caratterizzato da un continuo aggravarsi della situazione politica ed economica in tutto il [[Ducato]] di [[Lucca]] con il conseguente scoppio di rivolte e sommosse, tanto che nel [[1848]] a Viareggio venne insediata la Guardia Civica, proprio nei locali della Torre dove rimase fino al suo scioglimento nel maggio del [[1849]].
====La Torre adibita a Carcere pretorile====
Nel [1850]] la Torre fu adibita a carcere pretorile e nel 54 accanto fu costruita la casa del custode; la Torre era diventata definitivamente Carcere, la cui capienza ufficiale era di 6 celle, dai nomi convenzionali di : [[Pontida]], [[Napoli]], [[Mantova]], [[Venezia]], [[Solferino]] e [[Legnano]]. Esse potevano contenere fino a 6 detenuti per stanza. Delle 6 celle, inoltre, tre erano adatte per ospitare “detenuti pericolosi”.La Torre mantenne questa funzione fino alla [[Seconda guerra mondiale]].
[[image:Torre_inizi_900.jpg|thumb|La Torre nei primi del 1900]]
 
===Dal Secondo dopo guerra ai giorni nostri===
Dal [[1945]] la Torre è rimasta chiusa, inaccessibile ed inutilizzata, custode di se stessa, fino al [[1969]] anno in cui cessò lo stato di totale abbandono in cui era stata lasciata ed iniziarono, da parte della Soprintendenza per i [[Beni Ambientali]], Architettonici, Artistici e Storici di [[Pisa]], i lavori di restauro che, ripresi nel [[1975]] ed ultimati nel [[1982]], restituirono lo storico monumento alla città di [[Viareggio]].
Gli interventi programmati in funzione di uno scrupoloso restauro conservativo hanno permesso di portare alla luce la struttura originaria della fortificazione, cancellando i numerosi lavori di suddivisione di spazi, superfetazioni e modifiche interne, che negli anni erano stari resi necessari dalle diverse utilizzazioni e destinazioni d’uso che hanno interessato la Torre.
La Torre, dopo l’inaugurazione ufficiale del [[30 aprile]] [[1983]], che permise, nei pochi giorni che rimase aperta al pubblico, di essere visitata da quasi tutta la cittadinanza, ha assunto il ruolo di contenitore culturale ed ospita tutt’oggi prevalentemente esposizioni di artistiche.
 
 
==Voci correlate==
*[[Viareggio]]
*[[Pisa]]
*[[Matilde di Canossa]]
*[[Lucca]]
 
==Bibliografia==
===Fonti Primarie===
*Francesco Bergamini,''Le mille e una notizia'' 1995
*Paolo Fornaciari, ''La Torre Matilde'' 1986
===Fonti Secondarie===
*''Cenni di storia viareggina, 2000