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|GiornoMeseNascita=14 luglio
|AnnoNascita=1888
|LuogoMorte=Monte PodgoraGorizia
|GiornoMeseMorte=3 dicembre
|AnnoMorte=1915
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}}
È stato uno dei più importanti scrittori della ricca storia letteraria di [[Trieste]].<br/>
Di ascendenze italiane e slave, e in particolare boeme, come egli stesso lasciò scritto nel suo capolavoro ''Il mio Carso''<ref>Fulvio Tomizza sottolinea le origini boeme dello scrittore che lo collocano fra gli autori triestini dotati di una propria inconfondibile specificità. Cfr. [[Fulvio Tomizza]], ''Destino di frontiera'', Marietti, Genova, 1992, pag. 41, citato da Afrodita Carmen Cionchin dell'Università degli Studi di Padova in [http://www.geocities.com/marin_serban/cionchin2004.html]
</ref>, si trasferì a [[Firenze]] per studiare. Qui si laureò in Lettere, con una tesi su [[Henrik Ibsen|Ibsen]]. Essendo entrato in contatto negli anni universitari con i giovani letterati italiani che ruotavano attorno alla rivista [[La Voce]] fondata da [[Giuseppe Prezzolini]], vi collaborò assiduamente, pubblicando numerosi articoli.
Partito volontario, come molti altri triestini, morì in un'azione per la quale si era offerto volontario, combattendo sul monte Podgora ([[Gorizia]]), tra le file dell'Esercito italiano.
 
==Opere==