HMS Cardiff (D108): differenze tra le versioni

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Durante il viaggio l'equipaggio della ''Cardiff'' eseguì varie esercitazioni, comprese simulazioni di difesa contro attacchi aerei, nucleari, biologici, chimici e contro missili antinave<ref name="Report of Proceedings">{{cite web|url=http://hmscardiff.co.uk/rop.aspx|title=Report of Proceedings|publisher=HMS ''Cardiff''—The 1982 Ship's Company|accessdate=2008-02-12}}</ref>.
Dato che anche la flotta argentina disponeva di alcune Type 42, alla ''Cardiff'' e a tutte le sue navi gemelle, vennero dipinte sulla fiancata due linee verticali nere in modo che fosse più facile per i sottomarini britannici distinguerle delle navi nemiche<ref>{{cite book |title= Four Weeks in May|last= Hart-Dyke|first=David |year=2008 |publisher=Atlantic Books |___location=Great Britain |isbn=9781843545910 |pages=31 |chapter=Chapter 2 }}</ref><ref>{{cite book |title= Four Weeks in May|last= Hart-Dyke|first=David |year=2008 |publisher=Atlantic Books |___location=Great Britain |isbn=9781843545910 |pages=31 |chapter=Chapter 2 }}</ref>. Il 22 maggio la ''Cardiff'' attaccò un aereo da ricognizione argentino [[Boeing 707]]<ref name=Freedman473>Freedman (2005), p. 473.</ref>. Il quadrireattore venne rilevato mentre stava seguendo la flotta mantenendosi a distanza di sicurezza dai sistemi antiaerei inglesi, e la ''Cardiff'' fu incaricata di arretrare per portarsi a distanza utile per ingaggiare il bersaglio<ref name=Freedman473/><ref>{{cite web |url=http://www.navynews.co.uk/falklands/stories/8202052201.asp |title=Navy News - The Falklands Conflict - 22 May 1982 |month=July |year=1982 |publisher=''[[Navy News]]'' |accessdate=2008-02-12}}</ref>.
La nave sparò due [[Sea Dart (missile)|Sea Dart]] alle 11:40 (ora locale) contro l'aereo che si trovava al limite della portata dei missili. Il primo terminò la sua corsa in mare, il secondo mancò il bersaglio <ref name=Freedman473/> a causa delle manovre diversive effettuate dall'equipaggio dell'aereo<ref name=Malvinas>{{cite web |url=http://www.aeroespacio.com.ar/site/anteriores/538-550/546/site/_01malvinas.htm |title=Malvinas 20 Anos&ndash;Testimonios |accessdate=2008-04-23 |language=Spanish }}</ref>. Dopo aver evitato l'attacco il ricognitore argentino (matricola TC-92<ref>Nel 1996 questo velivolo andò distrutto in un incidente aereo [http://aviation-safety.net/photos/displayphoto.php?id=19961023-0&vnr=2&kind=PC Aviation Safety, foto e scheda]</ref>) scese al disotto del livello dei radar e fece ritorno alla base di [[El Palomar (Argentina)|El Palomar]]<ref name=Malvinas/>. Il [[25 maggio]], la ''Cardiff'' fu incaricata di recuperare 4 paracadutisti della [[Special Air Service]] che si erano lanciati da un [[Lockheed C-130 Hercules]] passato sopra la nave<ref name="Report of Proceedings"/>.
[[File:SAS Parachute down to HMS Cardiff.jpg|thumb|right|I quattro paracadutisti della SAS recuperatii dalla HMS ''Cardiff'']]
 
Il gruppo Bristol si unì alla task force principale il [[26 maggio]]<ref name=Freedman55>Freedman (2005), p. 55</ref>. L'arrivo del cacciatorpediniere, permise alla [[HMS Glasgow (D88)|''Glasgow'']], colpitocolpita da una bomba che aveva passato l'opera morta da parte a parte ed era stata raddobbata in mare<ref>One Hundred Days - John Sandy Woodward - Blue Jacket Books</ref>, di tornare nel Regno Unito per le riparazioni necessarie.<ref>{{cite web |url=http://www.navynews.co.uk/falklands/stories/8202051001.asp |title=Navy News - The Falklands Conflict - 12 May 1982 - Glasgow's Day of Victory |publisher=''[[Navy News]]''|accessdate=2008-04-05|year=1982|month=July}}</ref><ref>{{cite web|url=http://www.naval-history.net/F46weeknineTF.htm|title=Black Buck, Victor, Vulcan, Engadine, Fort Grange in British Task Force Movements|publisher=Naval History Net|accessdate=2008-05-05}}</ref>. Il ruolo primario della ''Cardiff'', insieme alle altre unità ''Type 42'', fu quello di picchetto radar in modo da proteggere le navi britanniche dagli attacchi argentini cercando di tendere degli agguati quando gli aerei nemici tornavano al porto di Stanley per i rifornimenti<ref name="RNA">{{cite web |url=http://www.rna-10-area.co.uk/falklands.html |title=Falklands 25 - On this Day&ndash;14 June |publisher=[[Royal Naval Association]] Number 10 Area web site|accessdate=2008-02-13}}</ref><ref>{{cite web |url=http://www.navynews.co.uk/falklands/stories/8202060201.asp |title=Navy News - The Falklands Conflict - 2 June 1982 |publisher=''[[Navy News]]''|accessdate=2008-04-02}}</ref>. La nave fu anche incaricata di attaccare direttamente le posizioni nemiche sulle isole grazie al suo cannone da 4,5 pollici; in un solo attacco sparò più di 277 proiettili, tuttavia alcuni problemi tecnici impedirono l'uso continuativo di questa tattica.<ref name="Report of Proceedings"/><ref name="ISBN 1-905226-46-2">{{cite book |last=Fieldgate|first=Barrie |title=The Captain's Steward: Falklands, 1982 |url =http://books.google.com/books?id=2YaHXQHxtuoC&pg=PA222&vq=cardiff&dq=%22HMS+Cardiff%22&lr=&as_brr=3&source=gbs_search_s&cad=5&sig=zY4maUS_8f6hs31s-xbV6dp4b34 |publisher=Melrose Press |year=2007 |pages=222 |isbn=1905226462|accessdate=2008-03-11}}</ref>.
Poco dopo il suo arrivo fu coinvolta nell'ultimo raid [[Exocet]] contro la [[HMS Invincible (R05)|''Invincible'']]<ref name="Report of Proceedings"/>. Nelle prime ore del [[6 giugno]], abbattè un elicottero amico [[Aérospatiale SA 341 Gazelle]] nella convinzione si trattasse di un aereo da trasporto nemico [[C-130 Hercules]] che ogni notte riforniva Port Stanley<ref name="isbn0-7546-4950-4">{{cite book |last=Masakowski|first=Yvonne|coauthors= Cook, Malcolm; Noyes, Jan |year=2007|title=Decision-making in Complex Environments |url =http://books.google.com/books?id=L3tjkgpS5jAC&pg=PA197&dq=%22HMS+Cardiff%22&lr=&as_brr=3&sig=DOfT1Dg0uFvResfIWhmELC11pZI#PPA197,M1 |publisher=Ashgate Publishing |pages=197 |isbn=0-7546-4950-4 |accessdate=2008-03-11}}</ref><ref>{{cite journal |url=http://usacac.army.mil/cac/milreview/download/English/NovDec04/bolia.pdf|format=PDF|title=The Falklands War: The Bluff Cove Disaster|last=Bolia|first=Robert S|journal=Military Review|issue=November–December 2004|pages=pp. 66–72|accessdate=2008-04-26}}</ref>. Tutti i quattro membri dell'equipaggio furono uccisi<ref>{{cite web |url=http://www.naval-history.net/F51opsweek10.htm |title=Stanley, Mount Kent, Mount Longdon, Top Malo House in Falkland Area Operations - Falklands War 1982 |publisher=Naval History Net |accessdate=2008-03-05}}</ref>; tra le cause dell'incidente vi furono uno scarso livello di comunicazione tra l'esercito e la marina e il fatto che la trasmittente dell'elicottero era stata spenta perchè faceva interferenza con le altre apparecchiature<ref name="isbn0-7546-4950-4" /><ref>
{{cite journal |url=http://usacac.army.mil/cac/milreview/download/English/NovDec04/bolia.pdf |format=PDF |title=The Falklands War: The Bluff Cove Disaster |last=Bolia |first=Robert S |journal=Military Review |issue=November–December 2004 |pages=pp. 66–72 |accessdate=2008-04-26}}</ref>. Tuttavia la commissione d'inchiesta che venne costituita non attribuì alcuna colpa all'equipaggio della nave<ref>{{cite web|url=http://hansard.millbanksystems.com/written_answers/1987/feb/02/lcpl-s-j-cockton|title=L/Cpl. S. J. Cockton (Hansard)|publisher=hansard.millbanksystems.com|accessdate=2008-06-01}}</ref>.
Circa un' ora dopo l'abbattimento dell'elicottero, la ''Cardiff'' notò quattro mezzi da sbarco del secondo battaglione della Scots Guards<ref name="Deployment Diary"/>. Essendo convinti che non vi fossero altre forze britanniche nella zona, ila membri della cardiffnave si prepararonopreparò all'attaccoad diattaccare quelli che credevanoapparivano come mezzi argentini. Quando i soldati scozzesi videro i segnali luminosi che precedono un attacco, realizzarono le intenzioni della ''Cardiff'', l'ufficiale di comando dei mezzi da sbarco Ewen Southby-Tailyour, cercò di allontanarsi.
La ''Cardiff'', quando la manovra di attacco era ancora in corso segnalò tramite un messaggio luminoso un' unica parola "friend", Southby-Tailyour rispose con "to which side"<ref name=Freedman600>Freedman (2005), p. 600.</ref>. A questo punto la ''Cardiff'' lasciò le imbarcazioni da sole<ref name=Freedman600/>, senza attaccarle o aiutarle nell'operazione di attacco, evitando un altro incidente<ref name="isbn1-84176-422-1">{{cite book |last=Anderson|first=Duncan |year=2002|title=The Falklands War 1982 (Essential Histories) |url =http://books.google.com/books?id=gNb9YyNCXksC&pg=PA58&dq=%22hms+cardiff%22+lamp&sig=4qDcxXrwedFyY5acLN4wRPBMZU0 |publisher=Osprey Publishing |___location=UK |pages=58 |isbn=1-84176-422-1 |accessdate=2008-03-11}}</ref>.
 
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Il pilota, capitano Pastrán, sopravvisse, ma il navigatore<ref name="RNA"/>, capitano Casado, morì<ref name="13 de Junio "/><ref>{{cite web|url=http://www.fuerzaaerea.mil.ar/conflicto/camberra.html|title=BAC MK-62 Canberra|publisher=Argentine Air Force|accessdate=2008-04-26|language=Spanish}}</ref>.
Anche se i resti del capitano Casado furono recuperati nel 1986, vennero definitivamente identificati solo nel settembre 2008<ref>{{Cite web |title = Falkland Islands: Weekly Penguin News Update |date=2008-09-12 |accessdate=2008-09-12 |url=http://www.mercopress.com/vernoticia.do?id=14532&formato=html}}</ref>.
Le forze [[Argentina|argentine]] sulle isole si arresero il [[14 giugno]], e la ''Cardiff'' fu incaricata di prendere in consegna 700 militari argentini nell'insediamento di Port Howard nelle Falkland il giorno dopo<ref name="Report of Proceedings"/>.
L'equipaggio della ''Cardiff'' si occupò anche di catturare una motovedetta argentina ribattezzata in seguito HMS ''Tiger Bay''<ref name="Deployment Diary"/> in onore della baia di [[Tiger Bay]]<ref name="isbn0-85045-492-1">{{cite book |last=English|first=Adrian J. |title=Battle for the Falklands (2) : Naval Forces (Men-At-Arms Series, 134) |url =http://books.google.com/books?id=Z7oyS1HviOcC&pg=PA25&lpg=PA25&dq=%22hms+tiger+bay%22&source=web&ots=70XoFPxSRS&sig=XjRTJKBIRC5NR0rqQ39Kdg1hiJM#PPA25,M1 |publisher=Osprey Publishing |___location=Reading |pages=25|isbn=0-85045-492-1 |accessdate=2008-03-11 |year=1982}}</ref> nel porto di [[Cardiff]]. La nave trascorse il resto di giugno a contreollare la zona intorno a [[San Carlo]]<ref name="Report of Proceedings"/>.