Mosè: differenze tra le versioni
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* Quando ricevette i [[Dieci Comandamenti]] e la Torah, sul [[Monte Sinai biblico|Monte Sinai]] Moshè stette a digiuno per 40 giorni e 40 notti, miracolo non possibile dopo quell'evento che fu rilevante perché Moshè venne nutrito spiritualmente grazie alla visione di Dio nella [[Shekhinah]], nutrizione che quindi permeò anche il corpo e la parte materiale. Sul Sinai Moshè potè infatti assistere anche alla visione di molti angeli e fatti miracolosi.
* Con l'episodio nel [[peccato del vitello d'oro]] la Torah spiega che Moshè chiese a Dio perdono per il popolo dopo che Dio gli offrì la possibilità di distruggerlo tutto e favorire la discendenza di Moshè come continuità di Israel; Dio poi perdonò il popolo come Moshè chiese. Si racconta che al momento dell'uscita dall'Egitto e della rivelazione della Torah sul Monte Sinai il popolo d'Israele contava 600.000 persone: vero è che, in riferimento all'episodio qui descritto, vi fu un momento particolare della storia del popolo d'Israele in cui i discendenti di Moshè furono appunto 600.000.
* Durante il cammino nel deserto durato 40 anni, dopo la liberazione dalla schiavitù egiziana, il popolo d'Israele desiderò della carne malgrado avessero la possibilità di continuare a cibarsi della [[Manna (Bibbia)|Manna]]: difronte a Dio per chiedere come agire Moshè non ne percepì la necessità; il motivo di ciò è che la carne riguarda un aspetto di un coinvolgimento ulteriore dello spirituale nel materiale mentre Moshè, per l'altezza del suo livello, non riusciva a comprenderne il bisogno nella fase più spirituale per gli ebrei. Fu infatti di Moshè il merito che la Manna scendesse dal Cielo in quanto cibo celeste e Moshè corrispondeva in modo distintivo al livello più alto; la carne riguarda invece anche il livello materiale seppur collegato a quello spirituale. Anche se con iniziali difficoltà, in seguito Dio procurò anche la carne con innumerevoli quaglie portate nel deserto spinte da un vento soffiato da Dio appositamente.
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