Endgame (Megadeth): differenze tra le versioni

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La prima traccia, "Dialectic Chaos", è uno strumentale di circa due minuti e mezzo scritto da Mustaine.
Nell'impostazione dell'album ritroviamo dunque uno strumentale di apertura, così come la traccia "Into the lungs of hell" dell'album [[So Far, So Good... So What! ]].
Agli accordi iniziali segue il dialogo dei sette assoli tra i chitarristi, sistenutisorretti dalla martellante batteria di doppia cassa e basso.
 
La traccia è, in effetti, un'introduzione al brano successivo, il rapidissimo e thrasheggiante "This day we fight", che riallaccia la violenza dei riff al contenuto,
ispirato al discorso di [[Aragorn]] de [[Il Signore degli anelli]] alla vigilia della battaglia finale. Il brano è sostenuto e incisivo e proposto dal vivo sarà senza dubbio capace di animare il concerto tra i fan.
Insieme ai successivi "1,320'" e "Headcrusher" e tra i brani più spinti dell'album.
 
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"Bite the end" richiama per molti punti le tracce contenute nell'album precedente [[United Abominations]], così come fanno le tracce "44 minutes" e "The right to go insane". Tema della canzone sono i pescicane della finanza, del "cane mangia cane" che annienta il sistema globale in nome dell'economia;
la tradizionale verve polemica che distingue le opere di Mustaine è assicurata.
 
"Bodies" inizia con un mid-tempo delle strofe, per poi passare ad un bell'assolo melodico di Mustaine a seguire l'ultimo ritornello;
il brano termina con un ritmo decisamente più sostenuto nell'assolo finale suonato da broderick che occhiegia alla tradizione di quanto ha lasciato Friedman nei 'deth.
 
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"The hardest part of letting go ... sealed with a kiss" è un brano dolce dal sapore di power ballad sul tema di amore e distanza, che richiama immancabilmente "Promises" nella prima parte, con la voce affranta di Mustaine a rimarcare il dolore del doversi lasciare.
Concluse le strofe acustiche si dà inizio ad una potente cavalcata dai lontani richiami orientaleggianti nelle sfumature di sinth che la coronano, ma l'atmosfera sostenuta è avvicinabile al brano "Tears in a vial" di The system has failed.
Nel complesso il brano risulta un po' troppo breve e poteva essere maggiormente sviluppato.
 
"Headcrusher" è il primo singolo dell'album e ne è stato tratto video, il cui tema differisce però dal testo, incentrandosi sul concetto di violenza spettacolo nei media. Il brano ha un inizio devastante che riporta l'ascoltatore dal lieve sentore onirico di "Sealed with a kiss" alla violenza di uno strumento di tortura medievale, espressa con vigore dall'intreccio dei riff e dal tempo serrato in cui la traccia si svolge.
Intrigante il palm muted al minuto 02.00, buona introduzione al concitato finale, verso l'esplosione del breve assolo finale.
 
"How the story ends" è un bel pezzo heavy, dai forti e ben scanditi riff, che in qualche parte ha un che di già sentito e di [[Saxon]], ma ciònonostante non nuoce.
 
L'ultima traccia, "The right to go insane" soffrericalca della troppa simiglianza aalcuni brani già sentiti e ritmiche trite nelldell'ultimo repertorio della band (si noti la somiglianza della ritmica stoppata e dei chorus con "You are dead" di United Abominations), divenendo più un riempitivo che un brano di carattere.
 
==Copertina==