Mosè: differenze tra le versioni

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* Quando Moshè si apprestò con il fratello Aronne ad entrare nel Palazzo del Faraone come Dio gli aveva ordinato i due si imbatterono in molte belve feroci che sostavano alle porte di ogni stanza: Dio fece sì che nessuna belva li attaccasse e che tutte accompagnassero i due fino alla stanza del Faraone dove stava intrattenendosi con le personalità più importanti del regno egiziano; quando questi videro i due si accorsero della loro santità, del loro vigore spirituale e della loro dignità cosicché si inchinarono e ne ebbero timore e rispetto.
 
* Quando Moshè proclamò il [[Tetragramma]] divino difronte al Faraone affinché comprendesse la portata dell'evento che si stava per verificare il Faraone disse di non conoscerlo: egli chiese ai suoi consiglieri di portare il libro su cui erano scritti tutti i nomi e le descrizioni degli dèi dei popoli non trovandovi quello enunciato da Moshè; egli conosceva già il [[Nomi di Dio|nome di Dio]] ''E-lokim'' ma non il Nome Eccelso perché il primo si riferisce alllaalla volontà divina sul piano naturale mentre il Nome Eccelso riguarda propriamente l'aspetto trascendentale di Dio e della Creazione in rapporto al divino: i commenti affermano infatti che il Faraone era consapevole, seppur in modo non corretto, dell'intervento spirituale sul naturale mentre ne ignorava l'origine e la manifestazione divina ad esso correlate.
 
* Quando ricevette i [[Dieci Comandamenti]] e la Torah, sul [[Monte Sinai biblico|Monte Sinai]] Moshè stette a digiuno per 40 giorni e 40 notti, miracolo non possibile dopo quell'evento che fu rilevante perché Moshè venne nutrito spiritualmente grazie alla visione di Dio nella [[Shekhinah]], nutrizione che quindi permeò anche il corpo e la parte materiale. Sul Sinai Moshè potè infatti assistere anche alla visione di molti angeli e fatti miracolosi.