Elio Pandolfi: differenze tra le versioni

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Alla [[radio (mass media)|radio]] approdò nel [[1949]], scritturato da [[Nino Meloni]] (su segnalazione di [[Bice Valori]]) per la Compagnia del [[teatro]] comico musicale di [[Radio Roma]].
 
Capace di notevoli caratterizzazioni, dotato di una naturale propensione alla ricerca delle sfumature, dalla fine degli [[anni 1940|anni Quarantaquaranta]] partecipò alle [[trasmissione radiofonica|trasmissioni]] di [[teatro di rivista|rivista]] di maggior successo, da ''[[La bisarca (trasmissione radio)|La bisarca]]'' di [[Pietro Garinei|Garinei]] e [[Sandro Giovannini|Giovannini]] (1949-[[1950|50]]) a ''[[Briscola (trasmissione radio)|Briscola]]'' di [[Renzo Puntoni|Puntoni]] e [[Dino Verde|Verde]] (1949-[[1951|51]]), dal ''[[Giringiro]]'' (1951) a ''[[Caccia al tesoro (trasmissione radio)|Caccia al tesoro]]'' ([[1952]]-[[1954|54]]) di Garinei e Giovannini, da ''[[La canasta]]'' di [[Fiorenzo Fiorentini|Fiorentini]] a ''[[Rosso e nero]]'' con [[Corrado Mantoni|Corrado]] (1951-[[1957|57]]) e ''[[Campo de' fiori (trasmissione radio)|Campo de' fiori]]'' diretto da [[Giovanni Gigliozzi]] ([[1955]]).
 
Artista elegante e versatile, dotato di una [[voce]] duttile, nel 1954 debuttò come cantante nell'[[operetta]] di [[Alfredo Cuscinà]] ''[[La barca dei comici]]'' ([[regia radiofonica|regia]] di Meloni, [[orchestra]] diretta da [[Gino Filippini|Filippini]]), per poi dedicarsi a un'intensa attività teatrale con [[Wanda Osiris]], [[Carlo Dapporto]], [[Lauretta Masiero]], [[Febo Conti]] e [[Antonella Steni]], partner con la quale ha formato a lungo una delle coppie più affiatate dello [[spettacolo]] leggero italiano.
 
Negli [[anni 1960|anni Sessantasessanta]], con Dino Verde, cui sarebbe rimasto legato fino agli [[anni 1980|anni Ottantaottanta]], prese parte a numerose trasmissioni radiofoniche di [[varietà (spettacolo)|varietà]], fra cui ''[[Urgentissimo (trasmissione radio)|Urgentissimo]]'', ''[[Scanzonatissimo]]'', con [[Isa Di Marzio]], ''[[I discoli per l'estate]]'' ([[1974]]-[[1975|75]]) e ''[[20.30 Express]]'', insieme alla Steni.
 
Come doppiatore cinematografico è stato la ''voce italiana'' dell'attore francese [[Jacques Dufilho]] in tutti i film della serie sul Colonnello Buttiglione.
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In ambito [[cinema]]tografico, dove debuttò nel [[1952]] con ''[[Altri tempi (film 1952)|Altri tempi]]'' di [[Alessandro Blasetti|Blasetti]], oltre che per vari ruoli secondari (e la trasposizione di ''[[Scanzonatissimo (film)|Scanzonatissimo]]'') merita di essere ricordato come doppiatore di talento: sua la voce di [[Stan Laurel]] nei ridoppiaggi degli anni Sessanta, così come di [[Donald O'Connor]] nella performance musicale ''Ma che fa'' in ''[[Cantando sotto la pioggia]]'' (1952), di vari personaggi in ''[[8½]]'' di [[Federico Fellini|Fellini]] ([[1963]]), e di [[Joel Grey]] in ''[[Cabaret (film)|Cabaret]]'' ([[1972]]).
 
Negli [[anni 1970|anni Settantasettanta]], tra gli impegni teatrali (''[[Alleluja brava gente]]'' di Garinei e Giovannini, [[1970]]; ''[[Il vizietto]]'' di [[Luciano Salce|Salce]], [[1979]]) e [[televisione|televisivi]] (vari spettacoli e romanzi sceneggiati), continuò a partecipare ad alcune trasmissioni radiofoniche come ''[[Il fischiatutto]]'' ([[1971]]) e ''[[Lei non sa chi sono io!]]'' (1972).
 
Tra la fine degli [[anni 1980|anni Ottantaottanta]] e il decennio successivo, è tornato alla radio, soprattutto come lettore, in trasmissioni come ''[[Mi racconti una fiaba?]]'' ([[1987]]-[[1991|91]]), ''[[Impara l'arte e Il Signor Bonalettura]]''.
 
Attore fra i più affezionati al mezzo, Pandolfi continua a frequentare i [[microfono|microfoni]] della radio, partecipando da diversi anni al programma di [[Rai Radio Tre]] ''[[Hollywood Party (trasmissione radio)|Hollywood Party]]'', e conducendo dal [[2002]] ''[[Di tanti palpiti]]''.