Roby Crispiano: differenze tra le versioni
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{{
|nome =Roby Crispiano
|nome alfa=
|tipo artista = cantante
|nazione =Italia
|genere =Pop
|genere2=Folk
|genere3=Blues
|anno inizio attività = 1959
|anno fine attività =1968
|numero totale album pubblicati =
|etichetta=[[Vedette]]
}}
{{Bio
|Nome=Roby
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|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = {{sp}}che è stato in voga ai tempi della [[musica beat]], ovvero negli [[anni 1960|anni sessanta]]. Ha inciso per la [[Vedette]] componendo canzoni musicate anche da [[Armando Sciascia]]
}}
==Biografia==
I mutamenti in campo musicale provenienti dagli [[USA]], con l'esplosione della [[folk music]], lo indussero però ben presto a cambiare genere e ad avvicinarsi a sonorità più moderne, accompagnato dal [[gruppo musicale]] capitolino dei [[Fholks]] (poi Folks]]).
<ref>Approfondimento su [http://www.rockemartello.com/2006/07/18-luglio-1938-roby-crispiano-dal.html Rockemartello.com]</ref>
Ma è nello stesso anno che Crispiano viene censurato al [[Festival delle Rose 1966|Festival delle Rose]] di [[Roma]], dove doveva presentare con i [[Pooh]], un proprio brano intitolato ''Brennero 66'', che parlava dei giovani militari chiamati a vigilare sui tralicci dell'alta tensione in [[Alto Adige]] al tempo al centro degli attentati di movimenti autonimisti sudtirolesi. Alla canzone di Crispiano viene cambiato il titolo in ''Le campane del silenzio'' ed una frase, ''"Tu sei morto inutilmente"'', viene sostituita con ''"Tu sei morto in silenzio"''. Altri suoi ''hit'' di quell'anno sono ''A piedi scalzi'' (presentata al [[Cantagiro 1967]]) e ''Uomini uomini'' (musicata da [[Francesco Anselmo]]), una delle più note canzoni di protesta, nate sull'onda della [[contestazione]] attuata all'epoca dai movimenti giovanili.
Al [[Un disco per l'estate 1968|Disco per l'estate]] del [[1968]] presentò il brano ''L'aria d'oro''. Con il tramonto dell'epoca beat, anche la carriera di Crispiano si
==Note==
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