Musaylima ibn Habib: differenze tra le versioni
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Musaylima era il signore teocratico dei un sacro ''haram'', o enclave, che (secondo una tradizione) egli aveva organizzato nella Yamama prima dell'[[Egira]] del profeta [[Maometto]] ([[622]]). In tal modo egli controllava un'area dell'Arabia orientale assai più vasta di quella che controllava Maometto al termine della sua vita ([[632]]).
La prima notizia che lo riguarda è datata all'ultima parte dell'anno 9 dell'[[Egira]], il cosiddetto "Anno delle delegazioni", quando egli accompagnò una delegazione della sua tribù a [[Medina]]. La delegazione includeva altri due importanti esponenti musulmani che più tardi aiutarono Musaylima a impadronirsi del potere tribale
In tale frangente sembra che Musaylima fosse stato assegnato alla custodia dei [[dromedari]] e che pertanto non avesse preso parte alle trattative che condussero alla conversione dei delegati (che abiurarono il [[Cristianesimo]]). Come d'abitudine, Maometto assegnò, come d'abitudine, un "dono di commiato" (''jawāʾiz'' ) a ciascun membro della delegazione (5 [[uqiya]] d'argento a testa), che dissero: "Abbiamo lasciato uno dei nostri nel campo per sorvegliare le cavalcature", chiedendo lo stesso dono anche per lui.
Maometto consegnò loro il donativo anche per lui, e aggiunse: "Dacché egli ha custodito i vostri bagagli ed i vostri cameli, egli non è il peggiore fra voi".<ref>La traduzione è presa da [[Leone Caetani]], ''Annali dell'Islām'', vol. II/1, Milano, Hoepli, 1907, p. 336.</ref> Al loro ritorno, costoro convertirono l'intera tribù all'Islam, edificarono una [[moschea]] nella Yamāma e cominciarono a fare regolarmente le ''[[salat]]'' previste.
==Proclamazione della profezia==
Mentre era nella Yamāma, Musaylima proclamò la sua profezia e riunì la gente, parlando loro (riferendosi a Maometto):
{{quote|"Ho avuto una parte con lui in questa materia. Non ha detto lui stesso ai nostri delegati che io non ero il peggiore fra loro? Questo può significare soltanto che io ho una parte con lui in questa materia".
Musaylimah, who is reported as having been a skilled [[Magic (illusion)|magician]],<ref>The Life of the Prophet Muhammad: Al-Sira Al-Nabawiyya By Ibn Kathir, Trevor Le Gassick, Muneer Fareed, pg. 67</ref> dazzled the crowd with miracles. He could put an egg in a bottle; he could cut off the feathers of a bird and then stick them on so the bird would fly again; and he used this skill to persuade the people that he was divinely gifted.
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