Guglielmo Tell: differenze tra le versioni

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In cambio della vita, il balivo Gessler gli impose la prova della [[mela]] che, posta sulla testa del figlioletto Walter, avrebbe dovuto essere centrata dalla [[freccia]] della sua [[balestra]]. La prova riuscì a Tell ma, nel caso qualcosa fosse andato storto, Guglielmo nascose una seconda freccia sotto la giacca, pronta per il tiranno. Questo costò a Tell la [[libertà]], egli venne arrestato e portato in barca verso la prigione. Improvvisamente si scatenò una tempesta e i suoi carcerieri liberarono l’eccellente timoniere per farsi aiutare. Arrivati alla riva, Tell riuscì a scappare e, con una possente spinta, rimandò l’imbarcazione verso il largo.<br />
Il terzo giorno, nascosto dietro ad un albero ai lati della «Via cava» che dal Gottardo conduce a [[Zurigo]], Tell si vendicò uccidendo Gessler.
 
Secondo la tradizione, il [[1 gennaio]] del [[1308]] avvenne così la liberazione della Svizzera originaria. Il popolo, venuto a conoscenza delle gesta di Tell, insorse assediando i castelli e cacciando per sempre i balivi dalle loro terre.
 
Guglielmo Tell visse nel rispetto e nell'ammirazione delle genti, fino all'estate del [[1354]], quando, a causa di una tempesta, l'eroe elvetico sacrificò la sua vita per aiutare un bambino trascinato da un torrente in piena.
 
==Letteratura e teatro==