Delta-9-tetraidrocannabinolo: differenze tra le versioni

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La valutazione della pericolosità del THC nei confronti dell'uomo è largo oggetto di dispute non solo scientifiche, ma anche politiche e ideologiche. Secondo il [[Merck]] <ref>{{cita libro|autore=S. Budavari|coautori=et al.|titolo=The Merck Index.
An Encyclopedia of Chemicals, Drugs, and Biologicals|anno=1996|editore=Merck & Co.|ISBN 0-911910-12-3|lingua=en}}</ref>, la [[LD50|LD<sub>50</sub>]] del tetraidrocannabinolo è rispettivamente di 1270 [[milligrammo|mg]]/[[chilogrammo|Kg]] di peso vivo somministrata per via orale (veicolato in [[olio di sesamo]]) nei [[ratto|ratti]] maschi è di 730 mg/Kg nei ratti femmine è di 482 mg/Kg di peso vivo per [[inalazione]] <ref>{{cita web|url=http://www.erowid.org/plants/cannabis/cannabis_chemistry.shtml|titolo=
Cannabis Chemistry|accesso=28-11-2007|opera=The Vaults of Erowid|lingua=en}}</ref>. Tale valore è ritenuto piuttosto alto, secondo le opinioni, tale da considerare la tossicità acuta del THC relativamente bassa rispetto ad altre sostanze psicotrope. Per questo motivo le legislazioni dei diversi Paesi valutano i fitocannabinoidi con approcci differenti, con conseguenti divergenze in sede normativa.<br/>
{{cn|Studi condotti relativi all' assimilazione del THC convergono sulla conferma che la sostanza induca la perdita di neuroni nell'ippocampo, l'area del cervello responsabile della memoria a breve termine, accelerandone il normale processo di invecchiamento.}}<br/>
{{cn|Esperimenti condotti sui ratti hanno evidenziato come la somministrazione quotidiana di THC per 8 mesi abbia prodotto una perdita di cellule nervose equivalente a quella di animali con il doppio della loro età.}}
 
== Presenza del THC ==