Roberto Calvi: differenze tra le versioni

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'''Roberto Calvi''', ([[13 aprile]] [[1920]] - [[17 giugno]] [[1982]]), è stato un banchiere e finanziere conosciuto alla stampa come il '''Banchiere di Dio''', per via della sua vicinanza al [[Città del Vaticano|Vaticano]].
 
Da semplice impiegato di banca diventa velocementenel 1975 presidente di una banca privata, il Banco Ambrosiano, che riesce a controllare, attraversograzie ad amicizie piduiste e a rapporti pericolosi con esponenti del mondo degli affari e della mafia, maintrecciando soprattuttouna fitta rete di società create in paradisi fiscali. In queste società usandoporta i soldicapitali della banca e soldicon ditali dubbiasocietà provenienzaacquisisce peril organizzare la scalatacontrollo della banca stessa. E' un castello di carta che crolla all'inizio degli anni Ottanta, provocando il fallimento del Banco Ambrosiano e la rovina dei correntisti.
Nel frattempo Calvi compie operazioni di ogni genere. Ricicla denaro di dubbia provenienza, esporta capitali all'estero, finanzia compravendite di armi.
 
Calvi organizza con l'aiuto della banca vaticana IOR l'esportazione illegale di capitali dall'Italia per conto proprio, di imprenditori e mafiosi.
Quando la situazione del Banco Ambrosiano diventa difficile, Calvi ne tenta il salvataggio con ogni mezzo. Viene arrestato e condannato per alcuni reati.
Nel tentativo di trovare i capitali con i quali impedire il fallimento del Banco Ambrosiano fugge dall'Italia e qualche giorno dopo il suo corpo viene trovato impiccato sotto il [[Ponte dei Frati Neri]] (fra l'altro un significativo riferimento [[Massoneria|massonico]]), nel giugno [[1982]]. Calvi era un affiliato della [[Massoneria|loggia massonica]] segreta [[P2]] di [[Licio Gelli]]. La polizia inglese liquida la morte di Calvi come [[suicidio]], nonostante tutte le evidenze dimostrassero il contrario. Un'inchiesta consecutiva alla riesumazione della salma di Calvi nel [[1992]] conferma l'assassinio.