Birgit Nilsson: differenze tra le versioni

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Fra le molte conferitele, spicca la medaglia d'oro ''Illis Quorum'', la più alta onorificenza del governo svedese. Morì a 87 anni nella sua casa di Bjärlöv, un piccolo villaggio vicino [[Kristianstad]].
 
Birgit Nilsson si impose a tal punto sulla scena musicale e lasciò un'impronta talmente caratteristica in una serie di ruoli, che il suo nome giunse ad essere identificato con uno specifico repertorio, comprendente le [[opera lirica|opere]] di [[Richard Strauss]] ([[Salomè (opera)|Salomè]] ed Elettra in particolare), ''[[Turandot]]'' di [[Giacomo Puccini]] e, soprattutto, le opere [[Richard Wagner|wagneriane]], perdi lecui qualieseguì situtti i titoli principali, guadagnòguadagnandosi la reputazione di maggior interprete del suo tempo, erede della grande [[Kirsten Flagstad]]. Si esibì tuttavia, come già accennato, anche in diversi altri importanti ruoli, fra i quali Donna Anna, Leonora nel ''[[Fidelio]]'' di [[Beethoven]], Aida, Lady Macbeth, [[Un ballo in maschera|Amelia]], Tosca.<br/>
Sorprendeva per la potenza della [[voce]], penetrando facilmente attraverso le più spesse [[orchestrazione|orchestrazioni]], e per il grande controllo del fiato, che le permetteva di tenere le [[nota|note]] più [[altezza (suono)|acute]] per tempi lunghissimi<ref>Si narra che, nel pieno del fulgore vocale, un suo [[do (nota)|do]] sopracuto in ''Turandot'' all'[[Arena di Verona]] portò la gente fuori dal teatro a pensare ad un allarme antincendio; il famoso soprano Leonie Rysanek, richiesta di subentrare alla Nilsson nello stesso ruolo alla Metropolitan Opera, rifiutò, spaventata dal confronto</ref>. Le doti di recitazione videro un costante miglioramento nel corso della carriera, fino ad arrivare a un discreto livello, pur prevalendo sempre lo strapotere vocale.