Discussione:Domenico Modugno: differenze tra le versioni
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Le [[Progetto:Musica/Artisti_musicali#Discografia|linee guida]] recitano così: ''"Si può dividere (se necessario) la discografia in più sezioni come per esempio "Album registrati in studio", "Album registrati dal vivo", "Raccolte" e "Singoli"."''. C'è scritto '''come per esempio'''. Il che significa che, essendo un esempio, va benissimo pure la suddivisione in sezioni come per esempio "45 giri" e "78 giri".--[[Utente:Vito.Vita|Vito.Vita]] ([[Discussioni utente:Vito.Vita|msg]]) 00:46, 23 feb 2011 (CET)
== Nel complesso è scorretto il modo in cui si tratta il contributo di Franco Nebbia all'opera di Modugno ==
E' vero, come dice Modugno stesso, che: «Per le mie primissime composizioni dovevo ricorrere alla firma di persone già iscritte alla Siae come trascrittori» ed è vero che mio padre Franco Nebbia (coautore di tre canzoni con Modugno) era iscritto alla Siae come trascrittore.
Ma, nel complesso, per come viene trattato in questa parte della pagina, mio padre ci fa la figura di uno che "passava di lì per caso" o che nella migliore delle ipotesi era stato pagato per qualche ora di trascrizione de "La sveglietta", della "Ninna nanna" e di "Corona di spine".
Trovo questa impostazione abbastanza offensiva nei confronti di mio padre.
Le cose andarono in modo assolutamente diverso, come descrivo sinteticamente nella prima parte di questa discussione relativa alla "Ninna nanna": http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:La_cicoria/Ninna_nanna - che vi pregherei di leggere.
A quanto ho già scritto in detta discussione, aggiungerei soltanto che mio padre, oltre ad essere stato uno dei più stimati musicisti italiani, era un grandissimo conoscitore di Frank Sinatra; si era musicalmente formato proprio ascoltando (soprattutto) i suoi dischi, di cui, non a caso, possedeva la collezione completa dagli inizi fino al 1984 (anno in cui scomparve). Che non sia stato quindi soltanto un caso fortunato che la "Ninna nanna", rielaborata da mio padre, sia piaciuta tanto a Frank Sinatra quando Modugno gliela fece ascoltare?
Ripeto, la storia raccontata da Modugno è sostanzialmente vera: lui non sapeva scrivere la musica e quindi, per depositare i suoi brani, si doveva appoggiare a qualcuno che fosse già iscritto alla Siae. Ma forse sarebbe meglio precisare con il dovuto riguardo, nel corso della pagina, l'importantissimo ruolo che Franco Nebbia giocò nel favorire gli inizi della carriera di Modugno.
Antonello Nebbia
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