Telematica: differenze tra le versioni

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{{stub telecomunicazioni}}
{{W|argomento=tecnologia e scienze applicate|mese=luglio 2006}}
Il termine Telematica'''telematica''' è spesso usato come sinonimo di ''teleinformatica'' ad indicare metologie e tecniche delle [[Telecomunicazione|telecomunicazioni]] e dell'[[informatica]] associate per realizzare l'[[Data processing|elaborazione]] a distanza delle [[Informazione|informazioni]].
 
Altre volte per telematica si intende il complesso di servizi non [[Standard (informatica)|standard]] fornito agli [[Utente|utenti]] di una rete di telecomunicazioni per l'invio e la recezione di informazioni pubbliche o private aventi caratteristiche di documentazione, quali operazioni commerciali o bancarie, consultazione di archivi, prenotazioni e così via, diin normaogni caso, solitamente ci riferiremosi allariferisce primaal accezioneprimo significato del termine.
 
L'integrazione su vasta scala dell'informatica con le telecomunicazioni è stata resa possibile dall'ampia diffusione dei [[personal computer]] e dei [[Software|programmmi applicativi]] come i [[word processor]], i cui bassi costi e facilità di impiego consentono il trasporto dei [[Dato|dati]] e la diffusione capillare dell'informazione, con collegamenti realizzati attraverso strumenti delle telecomunicazioni.
 
== Tipologia ==
Le linee secondo la quale si è sviluppata la telematica possono essere classificate secondo vari punti di vista. Di particolare interesse è la distinzione fra ''informatica concentrata'' e ''informatica distribuita''. Nel primo caso parecchi utenti remoti sono colegati ad un unico calcolatore centralizzato in cui risiede tutta la potenza elaborativa. Nel secondo caso, ci troviamo di fronte ad una rete complessa (in cui l'esempio più noto è internet), comprendenti più calcolatori collegati tra loro e con centri periferici, questi ultimi aventi possibilità di accesso anche a diversi elaboratori.
 
Le linee secondo la quale si è sviluppata la telematica possono essere classificate secondo vari punti di vista. Di particolare interesse è la distinzione fra ''informatica concentrata'' e ''informatica distribuita''. Nel primo caso parecchi utenti remoti sono colegati ad un unico calcolatore centralizzato in cui risiede tutta la potenza elaborativa. Nel secondo caso, ci troviamo di fronte ad una rete complessa (in cui l'esempio più noto è [[internet]]), comprendenti più [[Calcolatore|calcolatori]] collegati tra loro e con centri periferici, questi ultimi aventi possibilità di accesso anche a diversi elaboratori.
Esistono, naturalmente, soluzioni a diversi livelli a seconda delle esigenze specifiche cui occorre far fronte, a partire del tipo di collegamenti, che possono essere realizzati con linee telegrafiche, telefoniche ''commutate'' o ''dedicate'', ponti radio, satelliti per le telecomunicazioni, ecc. Il collegamento diretto di un '''terminale''' ad un '''elaboratore''' non risulta possibile per distanze superiori a qualche centinaio di metri, per cui, per colegamenti a distanze maggiori, occorre modulare il segnale, cioè trasferirlo in un campo di frequenze più adatto alla trasmissione.
 
Esistono, naturalmente, soluzioni a diversi livelli a seconda delle esigenze specifiche cui occorre far fronte, a partire del tipo di collegamenti, che possono essere realizzati con linee [[Telegrafo|telegrafiche]], [[Telefono|telefoniche]] ''commutate'' o ''dedicate'', ponti [[radio]], [[Satellite|satelliti]] per le telecomunicazioni, ecc. Il collegamento diretto di un '''terminale''' ad un '''elaboratore''' non risulta possibile per distanze superiori a qualche centinaio di metri, per cui, per colegamenti a distanze maggiori, occorre modulare il segnale, cioè trasferirlo in un campo di frequenze più adatto alla trasmissione.
Le tecniche di modulazione più adottate sono le seguenti: a) "modulazione di ampiezza": la trasmissione si effettua mediante una opportuna onda sinusoidale detta portant, la cui ampiezza viene fatta variare nel tempo in funzione dei bit da trasmettere; b) "modulazione di frequenza": si fa variare nel tempo, in funzione dei bit da trasmettere, la frequenza portante; c) "modulazione di fase" è la fase della portante che varia, sempre in funzione dei bit da trasmettere. Le funzioni di modulazione (in partenza dei segnali) e di demodulazione (in arrivo) sono svolte da apparecchiature dette '''modem'''. Durante la trasmissione i segnali si attenuano e si distorcon; oppure apparecchiature provvedono alla loro rigenerazione. Un problema importante nelle operazioni di trasmissione è costituito dal controllo degli errori.
 
Il collegamento diretto di un [[terminale]] ad un [[Computer|elaboratore]] non risulta possibile per distanze superiori a qualche centinaio di metri, per cui, per collegamenti a distanze maggiori, occorre [[Modulazione|modulare]] il [[segnale]], cioè trasferirlo in un campo di frequenze più adatto alla trasmissione.
 
== Modulazione ==
 
Le tecniche di modulazione più adottate sono le seguenti: a) "modulazione di ampiezza": la trasmissione si effettua mediante una opportuna onda sinusoidale detta portant, la cui ampiezza viene fatta variare nel tempo in funzione dei bit da trasmettere; b) "modulazione di frequenza": si fa variare nel tempo, in funzione dei bit da trasmettere, la frequenza portante; c) "modulazione di fase" è la fase della portante che varia, sempre in funzione dei bit da trasmettere. Le funzioni di modulazione (in partenza dei segnali) e di [[demodulazione]] (in arrivo) sono svolte da apparecchiature dette '''[[modem''']]. Durante la trasmissione i segnali si attenuano e si distorcondistorcono; oppure apparecchiature provvedono alla loro rigenerazione. Un problema importante nelle operazioni di trasmissione è costituito dal controllo degli errori.
 
Le tecniche di [[modulazione]] più adottate sono le seguenti:
 
*Modulazione di [[ampiezza]]: la [[Trasmissione (telecomunicazioni)|trasmissione]] si effettua mediante una opportuna [[Onda (fisica)|onda sinusoidale]] detta ''portant'', la cui ampiezza viene fatta variare nel tempo in funzione dei bit da trasmettere.
*Modulazione di [[frequenza]]: si fa variare nel [[tempo]], in funzione dei [[bit]] da trasmettere, la frequenza portante.
*Modulazione di fase: è la fase della portante che varia, sempre in funzione dei [[bit]] da trasmettere.
 
[[Categoria:Telecomunicazioni]]