Simone di Taranto: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Simone era un figlio naturale di [[Ruggero II di Sicilia]].
Nel [[1148]] ricevette dal padre il principato di Taranto, che era in precedenza del fratello [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo]] che ricevette il [[Principato di Capua]] in seguito alla morte di [[Alfonso d'Altavilla|Alfonso]] ([[1144]]).
 
Quando nel [[1154]] morì Ruggero II di Sicilia, il [[Regno di Sicilia]] passò a Guglielmo, quartogenito del re. Questo depose Simone sostenendo che Taranto era troppo importante per essere governata da un figlio illegittimo e diede il principato al figlio [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo]].
 
Simone insieme a [[Matteo Bonello]] partecipò alla sanguinosa rivolta di [[Palermo]] del [[1160]]: [[Maione di Bari]], ''Emiratus Emiratorum'' del ''[[Regno di Sicilia|Regnum]]'', fu assassinato.
Il [[9 marzo]] [[1161]] Simone, con il suo nipote [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]], figlio naturale di [[Ruggero III di Puglia]], espugnò il palazzo reale, imprigionando lo stesso re Guglielmo, tutta la famiglia reale, mentre diversi membri della corte vennero trucidati e fu avviata una caccia ai musulmani che, considerati usurpatori, vennero massacrati a decine.
 
La congiura prevedeva la deposizione del re e la salita al trono del giovane Ruggero IV, il primo in successione dinastica.
Anche se la popolazione sostenne l'ascesa al trono di Simone, prima che potesse essere incoronato i cospiratori persero l'appoggio popolare e l'insurrezione finì.
Quindi Simone, insieme agli altri insorti, fu costretto a liberare il re che gli concesse in cambio del suo perdono l'esilio volontario.
 
Nel [[1166]] non rivendicò il trono del regno che così passò al nipote Guglielmo II di Sicilia, "il Buono".
 
== Voci correlate ==
*[[Normanni|Simone]]
*[[Altavilla]]
*[[Regno di Sicilia]]