Utente:Anoixe/Sandbox/2: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 88:
Anche in Inghilterra troviamo analoghe testimonianze nel corso del '600<ref>{{en}} John Playford, op. cit. p. 114; John Lenton, ''The Gentelman's Diversion'', London, 1694, p. 11</ref>, mentre il musicologo e memorialista settecentesco Roger North sosteneva che fu [[Nicola Matteis|Matteis]] ad introdurre in Inghilterra la tenuta con il pollice sulla bacchetta, negli anni '70 del secolo<ref>{{en}} ''Roger North on music: being a selection from his essays written during the years c. 1695-1728'', a cura di John Wilson, Londra, Novello, 1959, p. 309</ref>. Ancora nel 1738, [[Michel Corrette]] scrive: {{quote|Spiego qui le due maniere di tenere l'arco. Gl'Italiani lo tengono a tre quarti<ref>Intende i 3/4 della lunghezza della bacchetta, cioè non esattamente al tallone ma un po' più verso la punta</ref> mettendo quattro dita sopra il legno e il pollice sotto, e i Francesi lo tengono dalla parte del tallone, mettendo il primo, secondo e terzo dito<ref>Cioè indice, medio e anulare</ref> sopra il legno, il pollice sotto il crine e il mignolo accostato al legno<ref>Si riferisce al legno del tallone. la descrizione è corredata di un disegno nel quale le posizioni di ciascun dito sono marcate con lettere dell'alfabeto</ref>. Questi due modi di tenere l'arco sono egualmente buoni, dipende dal Maestro che insegna.|Michel Corrette, ''L'Ecole d'Orphée'', Opera XVIII, Parigi, 1738, p. 7<ref>C'è da notare, tuttavia, che il ritratto di Corrette al violino posto all'inizio del libro lo raffigura con la mano a 3/4 della bacchetta ed il pollice appoggiato sotto il legno, all'italiana, ma anche col mignolo al di sotto della bacchetta, alla francese</ref>}}
 
La posizione all'italiana divenne poco a poco dominante e, ravvicinata al tallone<ref>Leopold Mozart, ''Méthode raisonnée pour apprendre à Jouer du Violon'' (versione francese di ''Versuch einer gründlichen Violinschule'', 1756), Parigi, Le Menu, [1790], p. 2; L'Abbé le Fils, op. cit., p 1.</ref>, fu quella utilizzata abitualmente nel periodo classico e romantico.
 
=== Note ===