Discussione:Papa Pio XII: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 190:
*Conseguenze politiche dell'analisi storica sono effettivamente tuttora di possibile attualità. Tutti gli studi in argomento sono in potenza soggetti a strumentalizzazione. Questa è una visione pragmatica, che non mi pare però fuori luogo dato che molti storici non parlano di grandi idealità teologiche o dogmatiche, bensì di un addirittura caratteristico pragmatismo vaticano, dalle manifestazioni tanto ondivaghe quanto altalenanti erano gli andamenti dei rapporti di forza nei periodi interessati. E l'aspetto del pragmatismo vaticano è anch'esso assente dalla voce su colui che ne fu definito (insieme a Montini) massimo artista. Non mi piacerebbe dover sospettare che sia perché questa menzione danneggerebbe paritariamente tutte le interpretazioni "interessate" e le rispettive susseguenti congetture.
Credo opportuno che la sezione sia ricostruita ricercando il consenso fra le posizioni che qui si sono delineate, evitando di ricercare la prevalenza dell'una o dell'altra tesi. Un consenso su cosa ciascuno degli storici che si riterranno rilevanti abbia concluso, mi pare tanto agevolmente alla portata dei "contendenti" da essere un vero peccato non voler ammettere che sia possibilissimo trovarlo presto. --[[Utente:Hrundi V. Bakshi|Hrundi V. Bakshi]] 11:28, 14 set 2006 (CEST)
 
: Concordo con la tua impostazione di base però scinderei la differenza tra il paragrafo delle testimonianze e quello degli storici. Gli storici portano un loro punto di vista basato sull'analisi delle loro prove documentali, almeno sulle questioni più controverse. Tanto è vero che, in situazioni intricate come quelle del Pontificato Pacelli, l'opinione degli storici non è mai unanime. I testimoni riportano.... la loro esperienza. E in questo senso la "testimonianza" è una prova documentale di prima mano e va riportata fedelmente o, quantomeno, citata. Si può condividere o meno ma la testimonianza è sempre neutra. Il paragrafo relativo alle testimonianze del mondo ebraico non riporta, per lo più, dei punti di vista (che come tale devono essere "bilanciati") ma, appunto, riporta delle testimonianze di persone che hanno vissuto quel periodo. L'unica discussione che può quindi essere fatta su quel paragrafo è, quindi, sull'attendibilità delle fonti non sulla neutralità delle citazioni. Per quanto riguarda invece il "pensiero degli storici" questo, chiaramente, può essere di parte, apologetico, può essere fatto con un intento piuttosto che un altro etc. etc. Quindi un paragrafo sul pensiero degli storici, a mio giudizio, deve sforzarsi di riportare innanzitutto le teorie storiche più accreditate che si contrappongono ed "eventualmente", con molta cautela le teorie minoritarie e a volte anche parziali in un senso che in un altro. Per essere esplicito: Padre Blet è uno storico accreditato, ha avuto accesso alle fonti primarie e dirette. Ma è chiaro che un capitolo titolato "il pensiero degli storici" non può basarsi su Padre Blet come unica fonte. Nello specifico ho già invitato a guardare la biografia di Annie Lacroix-Riz sul sito di wikipedia in francese dove un bel paragrafo intitolato "la controversa storica" rende un po' meglio cosa voglio intendere per giudizio non neutrale.
 
==D'accordo con la sezione==
Personalmente mi ritengo d'accordo con la pesenza di queste citazioni: se queste sono le frasi dette da quei personaggi, esse sono oggettive. Al più si può richiedere di esplicitare le fonti o aggiungerne altre, magari di più critiche. Bisogna tener presente che, per almeno 10 anni dalla fine della guerra, quasi nessuno criticò l'atteggiamento di Pacelli, e, anzi, fu oggetto di attestazioni di stima da tutte le parti (la conversione del rabbino-capo di Roma, da questo punto di vista, è un fatto eclatante).
Ritorna alla pagina "Papa Pio XII".