Gli Uh!: differenze tra le versioni

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Con il passaggio alla [[Kansas (casa discografica)|Kansas]], etichetta con maggiori mezzi con cui Vic Nocera ha iniziato a collaborare, gli '''Uh!''' si accostano alle sonorità psichedeliche, e riescono a raggiungere un buon successo con ''Un lago blu'', bella canzone basata sull'organo hammond: la [[Rai]] dedica loro una trasmissione televisiva (''Un quarto d'ora con gli Uh!''), e [[Pippo Baudo]] li chiama come ospiti d'onore per la sua [[Settevoci]].
 
Il [[1969]] è l'anno della partecipazione a [[Un disco per l'estate]] con ''Io non ti prego'', brano che risucoteriscuote un discreto successo (il disco è accreditato a ''Attilio e gli Uh!''); nelle incisioni successive il gruppo si stacca dalle sonorità beat e si accosta alla melodia italiana, anche se nell'album pubblicato nel [[1972]] sono presenti sonorità rock, come in ''Dormi qui'', cover di ''Stay with me'' dei [[Faces]] (in cui la voce di Gili non sfigura al confronto con quella di [[Rod Stewart]]), in ''Non sono solo'', cover di ''I am the walrus'' dei [[Beatles]] o in ''Più nessuno al campo'', vicina al progressive.
 
Dopo altri due 45 giri, il gruppo abbandona l'attività in sala d'incisione si dedica da un lato all'attività concertistica, dall'altro a progetti paralleli dei singoli musicisti (come i gruppi ''Melody Makers'' e ''Zip Fastener'', la cui voce era quella di Attilio), mentre Paolo fonda una band di [[Rhythm and blues|R.&B."]] "Marshmallow" composta da 11 elementi con i quali si diverte ritornando alla vecchia passione esbendosi nei locali live, vincendo anche una selezione del "Pistoia Festival Blues" e pubblicando un CD.
 
Con il ritorno di interesse verso il beat, la [[Giallo Records]] pubblica nel [[1998]] un cd che racchiude tutte le canzoni uscite su 45 giri negli anni '60: stimolati dall'attenzione suscitata da questo disco, gli '''Uh!''' tornano in sala d'incisione per un nuovo album, tutto costituito da inediti, che viene pubblicato l'anno successivo in concomitanza con un volume sulla storia del gruppo scritto dal giornalista biellese Giorgio Pezzana.