Vetrego: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 100:
 
 
===Dal 1647 all'alba del Novecento===
 
Riga 108 ⟶ 106:
L'Impero d'Austria decise di collegare Venezia con il mondo e così nel [[1842]] viene costruita la ferrovia Padova – Venezia tagliando il territorio vetreghese a nord del centro della borgata. Sempre sotto l'amministrazione austriaca si deve , nel [[1854]] la costruzione della prima strada di collegamento con il centro della frazione Mirano capoluogo, fino ad allora era solo un viottolo privato di campagna.
Una delle prime cose che affrontarono gli amministratori del Comune di Mirano dopo l'anessione del Veneto ([[1866]])al [[Regno d'Italia]] fu quello dell'igiene cimiteriale e così nel [[1867]] Vetrego ha un primo cimitero provvisorio, nell’attuale sito, lontano dalla seconda chiesa. Per le mura di cinta e la capella si deve aspetatre il [[1904]]. Nella [[pianura padana]] la voglia di autonomia si è sempre manifestata con l'edificazione di campanili, più o meno alti e belli. Finalmente, dopo due anni di lavoro, nel [[1894]] si inaugura un campanile alto 28 metri, proporzionato con la seconda chiesa.
Nel [[1903]] lo Stato dei [[Savoia]] istituisce la prima e la seconda classe della scuola elementare. Tra la fine del Ottocento e i primi del Novecento la situazione socio-economica era cambiata e lo spirito rivendicativo era arrivato a far rompere il cerchio di sottomissione e paura dei contadini. Uno dei fatti più significativi, che si inserisce nel contesto nazionale di rivolte contadine, avvenne il [[15 novembre]] [[1907]]. I vetreghesi assaltarono la villa di uno dei grandi proprietari. I tumuli finirono con l'arresto di decine di persone e i processi andarono particolarlemte per le lunghe. Nel giugno del [[1908]] c’erano ancora ben otto contadini in carcere e solo l’aiuto (legale ed economico) del Monsignor [[Angelo Brugnoli ]] riuscì a farli uscire dalla prigione.
Nel [[1903]] lo Stato dei [[Savoia]] istituisce la prima e la seconda classe della scuola elementare.
 
=== La Rivolta contadina del 1907===
 
Oltre ai nuovi arrivati anche alcuni vecchi abitanti di Vetrego erano riusciti a diventare proprietari del podere che avevano lavorato per secoli come fittavoli. La situazione socio-economica era cambiata e lo spirito rivendicativo era arrivato a far rompere il cerchio di sottomissione e paura che dai tempi dei monaci di Sant’Ilario, passando per i nobili veneziani e gli ultimi borghesi li aveva tenuti legati alla terra altrui.
Uno dei fatti più significativi, che si inserisce nel contesto nazionale, avvenne il [[15 novembre]] [[1907]], quando tre famiglie, fittavoli del latifondista Guido Della Pozza, si ribellarono. Il proprietario voleva che le tre famiglie che lavoravano i terreni che aveva da poco acquistato se ne dovevano andare per lasciar posto a tre nuove famiglie provenienti da fuori paese. Avuta la notizia i componenti delle tre famiglie, con l’aiuto dei vicini di casa che solidarizzarono con loro, marciarono all’assalto della villa del Pozza a Marano Veneziano [[Mira (VE)]] ), poco lontano dal paese, facendo volare le tegole del tetto.
Per sedare i tumulti dovettero intervenire i [[Carabinieri]] a cavallo, i quali arrestarono diversi dimostranti, compresa una donna in avanzato stato di gravidanza tanto che partorì il figlio durante il periodo dell’arresto.
Della rivolta si dovette interessare il Sindaco di [[Mirano]] Paolo Errera, il Curato di Vetrego, l’ex proprietario da [[Belluno]] in quanto non aveva provveduto a sgombrare le persone e gli effetti come indicato nel contratto, il Commissario di Pubblica Sicurezza e il Capitano comandante dell’80° Reggimento di Fanteria.
Venne trovato un accomodamento e le tre famiglie poterono continuare l’affittanza per un altro anno agricolo, fino al successivo [[San Martino]] ma diversi rivoltosi rimasero in prigione per diversi mesi in attesa processo. Ancora nel giugno del [[1908]] c’erano ancora ben otto contadini in carcere. Subirono un’istruttoria particolarmente lenta e complessa e ben due processi e solo l’aiuto (legale ed economico) del Monsignor [[Angelo Brugnoli ]] riuscì a farli uscire dalla prigione.
 
Ancora ===Dall'autonomia ecclesiastica ad oggi===
 
*[[1912]] Vetrego diventa parrocchia autonoma della Diocesi di Treviso