L-DOPA: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m r2.7.2+) (Bot: Modifico pl:Lewodopa |
m Bot: accenti e modifiche minori |
||
Riga 3:
| nome_IUPAC = acido 2(S)-ammino-3-(3,4-diidrossifenil)propanoico
| immagine1_nome = 3,4-Dihydroxy-L-phenylalanin (Levodopa).svg
| immagine1_dimensioni =
| immagine2_nome = Levodopa3D.PNG
| immagine2_dimensioni = 150px
Riga 24:
==Avvertenze==
''Tempo di latenza alla risposta terapeutica con levodopa:'' il miglioramento dei sintomi del [[Malattia idiopatica di Parkinson|Parkinson]] si osserva nella seconda-terza settimana di terapia con la somministrazione di 2-3 g/die di levodopa (L-Dopa). Risposte terapeutiche soddisfacenti possono ritardare e non manifestarsi nei primi 6 mesi di trattamento. È importante quindi continuare la terapia farmacologica con levodopa per almeno 6 mesi prima di decretare la mancata risposta terapeutica e sospendere il farmaco
''Interruzione della terapia con levodopa:'' la sospensione repentina di levodopa (L-Dopa) potrebbe scatenare la comparsa di [[sindrome maligna]] (SM). Tale sindrome, simile alla [[sindrome maligna neurolettica]], è caratterizzata da [[ipertermia]], [[rigidità]] e aumentata concentrazione di creatin-fosfochinasi sierica; altri sintomi comprendono ipo/ipertensione, tachicardia, sudorazione, aumento degli enzimi epatici, [[leucocitosi]]. Nei pazienti in terapia dopaminergica, la comparsa di ipertermia (temperatura corporea > 38 °C) senza causa apparente, eventualmente associata a rigidità e stupor potrebbe indicare sindrome maligna da interruzione del trattamento con levodopa
''Passaggio dalla levodopa in monoterapia a levodopa in associazione a inibitori della DOPA-decarbossilasi:'' nel passaggio da terapia con levodopa (L-Dopa) a trattamento con levodopa più [[carbidopa]] o [[benserazide]], interrompere la somministrazione di levodopa 8-12 ore prima, quindi somministrare l’associazione levodopa/inibitore della DOPA-decarbossilasi riducendo la dose di levodopa di circa il 75-80%. In particolare con [[benserazide]] è possibile ridurre la dose di levodopa fino al 15% (es. 600 mg/die di levodopa anziché 4 g/die); con [[carbidopa]] è possibile ridurre la dose di levodopa fino al 20% (es. 750 mg/die di levodopa anziché 4 g/die). Individualizzare poi il dosaggio a seconda della risposta terapeutica del paziente
''Dieta ricca in proteine:'' l’assunzione di alimenti ad elevato contenuto proteico in concomitanza con la somministrazione di levodopa (L-Dopa) può interferire con l’assorbimento intestinale del farmaco per competizione con lo stesso sistema di trasporto attivo a livello della mucosa dell’intestino
''Tossicità gastrointestinale:'' la velocità di incremento posologico della levodopa (L-Dopa) è legata alla tolleranza del paziente verso nausea e vomito. Gli effetti collaterali gastrointestinali possono essere controllati somministrando levodopa a stomaco pieno con abbondanti liquidi (disperdere della forma farmaceutica in acqua fino ad ottenere una sospensione) oppure riducendo la posologia.
''Tossicità cardiovascolare:'' gli effetti collaterali cardiaci associati a levodopa (L-Dopa) possono essere controllati dalla somministrazione di beta-bloccanti. L’[[ipotensione]] ortostatica da levodopa può essere attenuata con l’uso di calze elastiche. La levodopa deve essere somministrata con cautela in pazienti che hanno avuto [[infarto miocardic]]o e che presentano [[aritmie cardiache]]. In questi pazienti la funzionalità miocardica deve essere attentamente monitorata soprattutto nella fase di titolazione del dosaggio di levodopa
''Tossicità extrapiramidale:'' per minimizzare l’insorgenza di [[distonia]] (atteggiamenti posturali anomali) individualizzare la dose di levodopa (L-Dopa) e somministrare il farmaco più frequentemente. Oppure somministrare con cautela un antagonista dopaminergico ([[tiapride]]). Per evitare l’[[acinesia]] notturna e la [[distonia]] mattutina può essere necessario somministrare una dose notturna di levodopa
''Tossicità centrale:'' in caso di gravi sintomi a carico del [[sistema nervoso centrale]] (aggressività, allucinazioni, depressione grave associata o meno a comportamento suicida, delirio), ridurre la dose di levodopa (L-Dopa) o valutare una temporanea sospensione del trattamento. L’allucinosi può essere in parte controllata riducendo la posologia di levodopa e/o somministrando [[clozapina]] (la [[clozapina]] è un antipsicotico atipico: possiede una minor affinità per i recettori dopaminergici di tipo D2 rispetto ai neurolettici tradizionali ed è associata ad un basso rischio di sintomi extrapiramidali). Allucinazioni sono state osservate anche con l’infusione continua intraduodenale di levodopa/[[carbidopa]].
La [[disturbo depressivo|depressione]] è un sintomo abbastanza frequente nei malati di Parkinson ed è causata da meccanismi complessi che coinvolgono [[noradrenalina]] e [[dopamina]]. In caso di depressione grave, possono essere somministrati [[antidepressivi triciclici]]. Questi farmaci possiedono proprietà anticolinergiche e sedative che possono apportare benefici terapeutici aggiuntivi per il malato di Parkinson (riduzione del tremore, della [[scialorrea]] e dell’[[insonnia]]). Gli [[antidepressivi triciclici]] inoltre favoriscono la ricaptazione di dopamina nello spazio intersinaptico prolungandone l’azione farmacologica. Gli antidepressivi triciclici che possono essere utilizzati nel malato di Parkinson sono l'[[amitriptilina]], l'[[imipramina]], la [[nortriptilina]] e la [[desipramina]]. Poiché la depressione costituisce un fattore di rischio di suicidio, monitorare il paziente con Parkinson per l’insorgenza di tendenza suicida
''Diabete mellito, anamnesi di ulcera gastrica o duodenale, malattie polmonari, asma, malattie renale, malattie epatiche, disfunzioni endocrine, convulsioni:'' la somministrazione di levodopa (L-Dopa) richiede cautela. Nei pazienti con [[ulcera peptica]], la levodopa può aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale. Monitorare periodicamente [[funzionalità epatica]], renale, cardiovascolare e [[crasi ematica]]
''Anestesia generale:'' in caso di [[anestesia generale]], la levodopa (L-Dopa) deve essere somministrata fino a quando il paziente può assumere liquidi. La terapia dopaminergica può essere ripresa appena il paziente è in grado di assumere farmaci per bocca
''Glaucoma ad angolo aperto:'' la levodopa (L-Dopa) può essere somministrata nei pazienti con [[glaucoma ad angolo aperto]] se la pressione intraoculare è compensata. La somministrazione di levodopa a questi pazienti richiede il monitoraggio della la pressione intraoculare. La levodopa è controindicata in caso di [[glaucoma ad angolo chiuso]]
''Pazienti con ipertensione:'' somministrare la levodopa (L-Dopa) con cautela in pazienti in terapia antipertensiva. Potrebbe essere necessaria una riduzione della dose del farmaco [[antipertensivo]]
''Comportamenti compulsivi:'' la terapia dopaminergica con levodopa (L-Dopa) può provocare la comparsa di disturbi del comportamento caratterizzati da [[compulsività]] (desiderio irrefrenabile che non si riesce ad evitare) quali gioco d’azzardo, ipersessualità, shopping compulsivo, disturbi alimentari caratterizzati da bulimia
''Neuropatia associata a infusione continua intraduodenale di levodopa:'' poiché sono state riportate alcune segnalazioni di [[neuropatie]], inclusa la [[sindrome di Guillan-Barré]], in pazienti trattati con levodopa (L-Dopa) per infusione intraduodenale, valutare un’eventuale supplementazione di [[vitamina B12]] in questi pazienti per ridurre il rischio di tossicità neurologica e prestare particolare attenzione al rischio di infezioni batteriche da [[Campylobacter jejuni]], in quanto possibile causa di neuropatia
''Attività che richiedono attenzione e coordinazione costante:'' la levodopa (L-Dopa) può indurre [[sonnolenza diurna]] che può essere accompagnata anche da addormentamento improvviso. In alcuni casi il repentino addormentarsi non è preceduto da segni o sintomi premonitori. Cautela in caso di attività che richiedono attenzione e coordinazione costante come la guida d veicoli
''Reserpina, neurolettici (fenotiazine, tioxanteni, butirrofenoni, benzamidi, difenilbutilpiperidine, clozapina, dibenzotiazepine), piridossina (vitamina B6):'' la levodopa (L-Dopa) non deve essere somministrata contemporaneamente a questi farmaci. La [[reserpina]] rende inefficace l’azione terapeutica della levodopa perché stimola la deplezione di [[dopamina]] a livello del [[nucleo striato]] inducendo sintomi simili al Parkinson. I farmaci neurolettici agendo come inibitori della [[dopamina]] interferiscono con il meccanismo d’azione della levodopa (dopamino-agonista). Se la levodopa è associata a carbidopa può essere somministrata contemporaneamente alla [[vitamina B6]], perché la carbidopa antagonizza gli effetti della vitamina B6 sulla levodopa (la vitamina B6 stimolando l’azione della DOPA-decarbossilasi, riduce la quantità di levodopa convertibile a dopamina a livello del nucleo striato)
''Rilevamento dei corpi chetonici nelle urine:'' la levodopa (L-Dopa) in associazione a [[carbidopa]] può dare esiti falsi positivi a questo test quando si impiega un sistema a cartina di rilevazione
''Colorazione scura delle urine:'' l’[[entacapone]] può impartire una colorazione scura alle urine. L’entacapone è aggiunto alla terapia con levodopa (L-Dopa) più carbidopa per aumentare il controllo delle complicanze motorie dovute alla terapia [[dopaminergica]] di lunga durata
''Glicosuria:'' la levodopa (L-Dopa) in associazione a [[carbidopa]] può dare esiti falsi negativi al test di ricerca del [[glucosio]] nelle urine effettuato tramite la [[glucosio ossidasi]]
''Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD):'' la carenza di questo [[enzima]] determina crisi di tipo emolitico dopo somministrazione di sostanze ad azione ossidante. Diversi farmaci, inclusa la levodopa (L-Dopa), possono scatenare crisi emolitiche in pazienti con deficit da G6PD. La somministrazione di levodopa a pazienti con deficit da G6PD deve essere evitata
''Gravidanza:'' la levodopa (L-Dopa) ha evidenziato tossicità embriofetale in vivo. Il farmaco non deve essere somministrato in gravidanza. Nelle donne in età fertile, l’eventuale somministrazione di levodopa richiede l’adozione di misure contraccettive efficaci
''Allattamento:'' la levodopa (L-Dopa) non è raccomandata nelle donne che allattano perché può inibire la lattazione (la [[dopamina]] inibisce il rilascio di [[prolattina]], ormone la cui principale azione è quella di stimolare la produzione di latte da parte della [[ghiandola mammaria]])
==Farmacocinetica==
|