Setthathirat II: differenze tra le versioni
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Nel 1709, le milizie del principe Borom Raja, governatore della [[Provincia di Nakhon Phanom]], che a quel tempo faceva parte di Lan Xang come tutto l'odierno [[Isan]], attaccarono Vientiane ma furono respinte dall'esercito reale di Setthathirat II. Le truppe di Borom Raja si ritirarono, ma la provincia sarebbe rimasta indipendente per alcuni anni tagliando i collegamenti tra la capitale e le province meridionali.
In seguito i monaci del monastero dove erano rifugiati Sumangala e Nokasat si trasferirono a Champasak. La locale principessa Nang Pheng offrì il governo della provincia al capo dei monaci. Questi decise che i tempi erano maturi per l'indipendenza della provincia, chiamò in città Sumangala e Nokasat il quale, in virtù della sua discendenza reale, fu proclamato nel 1713 sovrano del nuovo [[Regno di Champasak]] con il nome regale [[Soi Sisamut]].<ref name=Viravong2/> Il nuovo Stato era composto più o meno dai territori delle odierne province di [[Provincia di Champasak|Champasak]], [[Provincia di Attapeu|Attapeu]], [[Provincia di Salavan|Salavan]] e [[Provincia di Xekong|Sekong]] sulla riva sinistra del Mekong. Sulla riva destra comprendeva le province meridionali dell'odierno [[Isan]], arrivando ad ovest fino ai territori della [[Provincia di Roi Et]].<ref name=Viravong2/> Soi Sisamut divise il regno in province affidandone il governo ai suoi più fidati collaboratori.
Nel 1715 morì il governatore ribelle Borom Raja, Setthathirat riprese il controllo della provincia e vi pose a capo il genero di Borom Raja, mentre il figlio di quest'ultimo si rifugiò a Champasak,<ref name=Viravong/> che non fu attaccata dalle truppe reali e mantenne l'indipendenza.
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