Assedio di Metz: differenze tra le versioni

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L''''Assedioassedio di Metz''' ebbe luogo fra il [[3 settembre]] ed il [[23 ottobre]] [[1870]], ed impegnò quasi la metà dell'esercito francese al comando del maresciallo di Francia [[François Achille Bazaine]].
 
==Antefatto==
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[[Federico Carlo di Prussia]].
 
Il fatto che metà dell’esercito francese (140'000 uomini) fosse assediato in Metz, costrinse, in qualche modo, l’altra metà, quella comandata dal Mac-Mahon ed anch’esssaanch’essa forte di circa 140'000 uomini, a lasciare la propria posizione il 21 agosto ed tentare una marcia di congiungimento “ad ogni costo”. Battuto il 30 agosto alla [[battaglia di Beaumont]], il Mac-Mahon venne a sua volta stretto dai germanici in [[Sedan]], da dove venne impegnato nella disastrosa [[battaglia di Noisseville]] (dal 31 agosto al 1 settembre) da due armate germaniche forti di 240’0000 uomini e 700 cannoni. L’armata così battuta venne costretta alla resa il 2 settembre. Napoleone III, fatto prigioniero, venne portato in una breve cattività a Wilhelmshoehe, nei pressi di Cassel, da dove proseguirà per il suo esilio inglese per morirvi il 9 gennaio 1873.
 
==Le “trattative segrete” del Bazaine==
Dalla caduta di Sedan, Bazaine si trovò a capo dell’unica forza armata francese effettivamente organizzata, e immaginò per stesso un ruolo diverso, politico piuttosto che militare, certamente da avversario piuttosto che da sostentioresostenitore della neonata Repubblica Francese, erede del secondo impero cessato con l’abdicazione di Napoleone III il 2-3 settembre. In questo quadro, è certo che egli abbia proposto ai Prussiani di impiegare l’armata assediata in Metz per “salvare la Francia da sè stessa”.
I Prussiani, tuttavia, sapevano della debolezza della posizione politica del maresciallo, temevano la mobilitazione in corso nel resto del Paese, che minacciava di costituire una nuova armata forse capace di riequilibrare, almeno un poco, le sorti del conflitto e miravano, ormai, ad un obiettivo ambizioso: non più solo il consenso francese alla riunificazione tedesca, ma anche un consistente arrotondamento territoriale.
 
La prosecuzione dell’asediodell’assedio di Metz, tuttavia, offriva ai francesi l’indubbio vantaggio di tenere impegnata la II armata prussiana, mentre il resto dell’esercito invasore era concentrato nell’assedio di Parigi: il fronte meridionale dello schieramento tedesco era relativamente debole, la Repubblica poteva riorganizzare una nuova armata senza eccessiva pressione, la via da sud verso Parigi appariva aperta.
 
==La inopinata resa di Metz==
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==Epilogo==
Quasi subito il Bazaine viene accusato di tradimento, in un proclama emessa dal ministro della guerra [[Leon Gambetta]]. Per tradimento egli venne, comunque, condannato, al suo ritorno dalla prigionia nel 1873. A posteriori, gli storici francesi tendono oggi a sostenere che la resa si spieghi con un rifiuto a sostenere l’azione di un governo che corrispondeva assai poco con le sue idee politiche. Bazaine, insomma, avrebbe immaginato di non tradire la Francia, tradendo la Repubblica.
 
 
==Voci correlate==
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{{storia}}
 
[[Categoria:Battaglie della guerra franco-prussiana|Metz]]
[[Category:Battaglie della guerra franco-prussiana|Metz]]
[[Categoria:Storia]]
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[[Categoria:Germania]]
[[Categoria:Prussia]]
 
 
== Collegamenti esterni==
[[en: Siege of Metz]]
[[fr: Siège de Metz (1870)]]