Delirio (Restrepo): differenze tra le versioni

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La narrazione vive di continui passaggi dalla soggettività all'oggettività attraverso l'alternanza dalla prima alla terza persona, il tutto accompagnato da una punteggiatura ricca di virgole e con pochi punti.
 
== Trama ==
 
Agustina Londoño, la figlia di una famiglia molto benestante di [[Bogotà]], al ritorno del marito da un breve soggiorno, è in uno stato di delirio. Sarà il marito, Aguilar, che ha dovuto per le sue idee politiche abbandonare la professione di professore adattandosi poi a consegnare cibo per cani, che cercherà di risalire alle cause di quanto accaduto durante la sua assenza, scoprendo così l'epopea della famiglia di sua moglie.
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Nella ricostruzione delle vicende famigliari, si riconoscono il dramma del figlio minore, il Bichi, la debolezza della madre Eugenia, l'amore di zia Sofi per i nipoti, la sicurezza e l'arroganza del figlio maggiore Joaco, e la sensibilità di Agustina, che fin da bambina ha le visioni.
 
[[Pablo Escobar]] ha un piccolo spazio nella storia, ma il suo potere, la sua forza e la paura che instilla anche nelle persone che lavorano con lui, è tangibile ogni qualvolta è nominato.
 
== Edizioni ==
* {{Cita libro
|autore= [[Laura Restrepo]]
|altri= traduzione di [[Diego Simini]]
|titolo= Delirio
|anno= [[2005]]
|editore= [[Feltrinelli]]
|edizione= collana I narratori
|pagine= pp. 254
|id= ISBN 880701688588-07-01688-5
}}