Castello di Acri: differenze tra le versioni

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" Il Castello di Acri cs "
La città di Acri,fra varii monumenti storici cittadini ,vanta un castello per l'esattezza ciò che ne rimane,fondato molto probabilmente in epoca bruzia ,e per cio chiamato Rocca dei Bruzii. A controllo del territorio ,a limite del territorio controlato dalla potente Sibari, nei tempi della Magna Grecia, l'ipotesi della edificazione Bruzia ora e del tutto avvalorata dagli svariati ritrovamenti archeologicidatati dall'Eneolito al Bronzo finale rinvenuti tutt'intorno al città vecchia di Acri.con molto probabilità in seguito fu fortilizio romano, come descritto dalll storico Capalbo, che descrive nel 1890 il renvenimento di una lapide marmoria latina con l'iscrizione " XII LEGIO " ed inoltre un'altra lapide "Sacellum Dedicatam ad VENERI"e piccole porzoni di mosaico rinvenuti nelle vicinanze del castello.
I testi storici fin qui pervenuti ,lo descrivono come Castel Vetere e cioè antichissimo,nel 1190 fu descritto da una prima Platea della diocesi di Bisignano con annessa la chiesa di "Sante Nicola ante ad Castillum" questa chiesa una volta si trovava nelle mura di cinta del castello ora invece e poco al di fuori, ma da svariati elementi stilistici e stata classificata del X -XI secolo dC ,il Pontano nella sua opera, scrive "Acri ,summo in monte posita , rupibus undique ferme cincta," il Barrio scrive "Intus est Acrae oppidum:ab effectutice situm sit,cuius meminit Stefanus Bisantinus.Acrae inquit urbis Iapigiae,altera Italiae dicta Idrusiaem:" Il Marafioti ed il Barrio di nuovo scrivono:"Acra oppidum ab effectu ,Acra enim summitate significat quod in montis vertice situ fit" (Acri fortezza gagliarda ,Acri infatti significa posta in alto,poiche e costruita all'apice dun monte"
La forma del castello in origine era di forma Trapezioidale con tre torri poste nella parte più alta, ed una a controllo del ponte elevatoio o a caditoia, posta nel livello più basso delle mura difensive, che cingeva tutta la cittadella del quartiere Pàdia,comprese la chiesa matrice S.Maria Maggiore che fino al 1290 dalla Platea del Vescovo Ruffino da Bisignano, veniva descritta come "Sancta Mariae de Padiae" nella chiesa Matrice sono state rinvenute durante recenti lavori di restauro tracce di un tempio paleocristiano.
Le mura di cinta anno un diametro di circa due metri nella patre sommitale ma le mura nella parte bassa erano descritte del diametro di quattro metri, era visibile fino ai primi del 1900 della cisterna per approvigionarsi dell'acqua in caso di assedio, posta a nord della torre esistente, alta circa due piani cioe sei metri daltezza e larga venti.Nel 1999 furono rinvenute nelle mura del castello parecchie monete di origine greche ,tra cui alcune di Sibari e altre di Thurio e una sola di Crotone, ora inpossesso della Soprintendenza Archeologica della Sibaritide. [[Utente:89.148.163.157|89.148.163.157]] Explorer