Victor Serge: differenze tra le versioni
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== Un rivoluzionario del Novecento europeo ==
=== Il rapporto con gli anarchici belgi e francesi ===
Si avvicina agli ambienti [[
Contemporaneamente {{quote|Come avrebbe potuto un Sokolov rendersi conto che nessuno, in quel belgio fiorente dove la classe operaia diventava una potenza, con le sue cooperative, i suoi sindacati ricchi, i suoi rappresentanti eloquenti, potesse capire il linguaggio e gli atti degli idealisti esasperati formati dal dispotismo russo?| Victor Serge, "Memorie di un rivoluzionario" pag 21}}
Si trasferisce prima a [[Lille]] e poi a [[Parigi]] dove fonda un circolo di studi, “La libera ricerca”, e gli viene offerto di dirigere “L'Anarchie” rivista francese anarco-individualista, in cui
La polizia fa irruzione nella sede del giornale
Della prigionia contesta il sistema carcerario che debilita, istupidisce, degrada, avvelena di un rancore senza nome, l'idea di castigo religioso che alimenta la promiscuità, sottoalimenta e priva i detenuti di esercizio intellettuale.
Mentre si trova ancora in carcere su un'isola della [[Senna]], scoppia la [[Prima Guerra mondiale]]. Nel 1917 viene scarcerato: dopo un breve soggiorno a Parigi, prende un treno espresso diretto a [[Barcellona]].
=== L'insurrezione catalana ===
Lavora nelle tipografie, firmandosi per la prima volta come Victor Serge. Scrive un articolo su “[[Tierra y Libertad]]” in cui prende le parti di Friedrich Adler, condannato per aver ucciso uno dei responsabili della guerra, il conte [[Sturghk]]. In seguito firma articoli sulla caduta della dittatura dello Zar Nicola II, per mano del popolo, sancendo definitivamente la rottura con alcuni individualisti francesi. Intanto in Catalogna il [[Comitato Obrero]] inizia la preparazione di uno sciopero generale insurrezionale, insieme al sindacato [[CNT]], guidato da [[Salvator Segui]]. Nonostante i dubbi sugli esiti dello sciopero, Serge partecipò all'insurrezione del 19 luglio 1917, che fallì. Deluso, decise di tornare in [[Russia]].
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