Utente:Ciclofi/sandbox/sharedspace: differenze tra le versioni

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[[File:Giles Circus shared space in Ipswich.jpg|thumb|right|350px|Esempio di shared space, Giles Circus, Ipswich (UK))]]
 
Lo '''{{lang|en|Shared space}}''' („spazio di utilizzo comune“, „spazio distribuito“ o ''condiviso'' ) è launa denominazionefilosofia di unapianificazione filosofiae di pianificazionedesign urbano, secondo la quale lo spazio stradale pubblico dominato dal traffico deve essere riqualificato in termini di vivibilità, sicurezza e per gli stessi flussi di spostamento.
Caratteristica è l'idea di ridurre al minimo o rinunciare a cartelli stradali, semafori, segnaletica orizzontale, marciapiedi e regolamentazioni. Al tempo stesso gli utenti della strada devono essere del tutto equiparati, restando valide le regole della precedenza.
deve essere riqualificato in termini di vivibilità, sicurezza e per gli stessi flussi di spostamento.
Diversamente dalla [[moderazione del traffico]] di altre tipologie l'applicazione si è estesa non solo a centri sotrici ed aree residenziali ma anche anche strade molto trafficate, per es. la Exhibition Road (Kensington) a Londra
Caratteristica è l'idea di rinunciare a cartelli stradali, semafori e segnaletica orizzontale.
Al tempo stesso gli utenti della strada devono essere del tutto equiparati, restando valide le regole della precedenza.
Diversamente dalla [[moderazione del traffico]] di altre tipologie l'applicazione dovrebbe essere possibile anche sulla viabilità primaria.
 
Il modello di pianificazione è stato introdotto dall'olandese Hans Monderman negli anni 90.<ref>{{cite web |url=http://www.nce.co.uk/news/uk_traffic_engineers_lack_skills_for_sharedspace.html |hrsg=New Civil Engineer | author= Damian Arnold|title=UK traffic engineers lack skills for shared-space |zugriff=1. Februar 2008 |datum= 15. November 2007|sprache=Englisch}}</ref> e trova oggi applicazione in tutto il mondo.
 
Parallelamente sviluppi in Svizzera hanno condotto all'introduzione delle ''zone d'incontro'', che in buona parte realizzano nella pratica lo shared space. Soluzioni legate ad esso sono anche le ''aree a traffico moderato'' (Verkehrsberuhigte Bereich) in Germania, che avevano preso avvio negli anni 80 limitatamente a zone residenziali.
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La definizione di shared space risale all'urbanista britannico Ben Hamilton-Baillie.<ref>{{cite web|url=http://www.hamilton-baillie.co.uk/_files/_publications/6-1.pdf | author= Ben Hamilton-Baillie|title=What is Shared Space?}}</ref>
 
== Approccio teoricoFilosofia dello ''Shared space'' ==
- inglese -
Shared space is an urban design approach which seeks to minimise demarcations between vehicle traffic and pedestrians, often by removing features such as curbs, road surface markings, traffic signs, and regulations. Typically used on narrower streets within the urban core and as part of living streets within residential areas, the approach has also been applied to busier roads, including Exhibition Road in Kensington, London.
Schemes are often motivated by a desire to reduce the dominance of vehicles, vehicle speeds, and road casualty rates. First proposed in 1991, the term is now strongly associated to the work of Hans Monderman who suggested that by creating a greater sense of uncertainty and making it unclear who had right of way, drivers reduce their speed, and everyone reduces their level of risk compensation.
 
== Approccio teorico dello ''Shared space'' ==
[[File:Schilderwald in Passau.jpg|thumb|Selva di cartelli]]
[[File:Centrumharen.jpg|thumb|''{{lang|en|Shared space}}'' in Haren (Groningen), Paesi Bassi: nessun cartello, senza marciapiedi e delimitazioni solo di orientamento]]